6. Accessori
Il telescopio è dotato di serie di diversi accessori (fig. 2). La dotazione di base varia a seconda del modello.
6.1. Oculari
Cambiando gli oculari è possibile determinare il potere di ingrandimento del telescopio.
Formula per il calcolo dell'ingrandimento: Distanza focale telescopio ÷ Distanza focale oculare = Ingrandimento
Esempi: 700 mm ÷ 20 mm = 35X, 700 mm ÷ 12,5 mm = 56X, 700 mm ÷ 4 mm = 175X
6.2. Diagonale a specchio (solo per rifrattore)
Il diagonale a specchio (19) fornisce immagini raddrizzate alto-basso (invertendo destra-sinistra) e viene quindi utilizzato per le
osservazioni celesti.
6.3. Lente di inversione
Per raddrizzare l'immagine e orientarne correttamente i lati destro e sinistro, si può usare una lente di inversione. Allentare la
vite di fissaggio (fig. 22, X) e rimuovere tutti gli accessori dal portaoculare (6). Inserire ora la lente di inversione (20) direttamente
nel portaoculare e stringere di nuovamente la vite di fissaggio. Poi inserire l'oculare (ad es. f=20 mm) nell'apertura della lente di
inversione e stringere la vite di fissaggio (fig. 22, Y).
6.4. Lente di Barlow
L'utilizzo di una lente di Barlow (21) consente di doppio gli ingrandimenti.
6.4.1 Montaggio ed uso dei telescopi a lente
Se si usa un telescopio a lente, la lente di Barlow va inserita esclusivamente nel diagonale a specchio (fig. 12a, 19). Rimuovere
quindi l'oculare dal diagonale a specchio e sostituirlo con la lente di Barlow. In seguito, inserire prima l'oculare con la maggiore
focale e poi fissarlo serrando la vite di fissaggio (fig. 21, Z).
6.4.2 Montaggio ed uso dei telescopi a specchio
Se si usa un telescopio a specchio, allentare la vite di fissaggio del portaoculare (fig. 21, X) e rimuovere l'oculare dal portaocu-
lare. Inserire poi la lente di Barlow direttamente nel portaoculare e serrare nuovamente la vite di fissaggio. In seguito, inserire
prima l'oculare con la maggiore focale nella lente di Barlow e poi fissarlo serrando la vite di fissaggio (fig. 21, Z).
7. Smontaggio
Dopo un'osservazione che si spera sia stata interessante e fortunata, si consiglia di riporre l'intero telescopio in un luogo
asciutto e ben areato. In alcuni modelli di telescopio la montatura e il treppiede sono facilmente separabili tramite viti. Anche
separando questi componenti, le impostazioni sulla montatura rimangono inalterate. Non dimenticare di mettere i coperchietti
di protezione contro la polvere sull'apertura del tubo e sul portaoculare. Riporre anche gli oculari e tutti gli accessori ottici nei
relativi contenitori.
CONSIGLIO:
i
La lente di inversione non si presta all'osservazione celeste. In tal caso si consiglia il solo uso del diago-
nale a specchio e di un oculare. Per osservazioni terrestri e naturali si consiglia invece di usare la lente di
inversione con un oculare.
NOTE PER LA PULIZIA
Pulire le lenti (gli oculari e/o gli obiettivi) soltanto con un panno morbido e privo di pelucchi (es. in microfibra). Non premere
troppo forte il panno per evitare di graffiare le lenti. Per rimuovere eventuali residui di sporco più resistenti, inumidire il panno
per la pulizia con un liquido per lenti e utilizzarlo per pulire le lenti esercitando una leggera pressione. Proteggere l'apparecchio
dalla polvere e dall'umidità! Dopo l'uso, in particolare in presenza di un'elevata percentuale di umidità dell'aria, lasciare accli-
matare l'apparecchio a temperatura ambiente in modo da eliminare l'umidità residua. Applicare i copri-obiettivo e conservare
l'apparecchio nella borsa fornita.
PARTE III – APPENDICE
1. Possibili oggetti di osservazione
Qui di seguito abbiamo indicato alcuni corpi celesti e ammassi stellari molto interessanti che abbiamo selezionato e spiegato
apposta per Lei. Nelle relative illustrazioni alla fine delle presenti istruzioni troverà le informazioni necessarie su come poter ve-
dere gli oggetti celesti attraverso il Suo telescopio con gli oculari forniti in dotazione in presenza di buone condizioni di visibilità.
Luna (fig. 23)
La Luna è l'unico satellite naturale della Terra. Diametro: 3.476 km. Distanza: 384.400 km dalla terra
La Luna era conosciuta già dalla preistoria. È il secondo oggetto più luminoso nel cielo dopo il Sole. Siccome la Luna compie un
giro completo intorno alla Terra in un mese, l'angolo tra la Terra, la Luna e il Sole cambia continuamente; ciò si vede anche dai
cicli delle fasi lunari. Il periodo di tempo che intercorre tra due fasi successive di luna nuova è di circa 29,5 giorni (709 ore).
Costellazione ORIONE / M42 (fig. 24)
Ascensione retta: 05h 35m (ore: minuti) Declinazione: -05° 22' (gradii : minuti) Distanza: 1.344 anni luce dalla terra
Con una distanza di circa 1.344 anni luce la nebulosa di Orione è la nebulosa diffusa più luminosa nel cielo. Visibile anche
ad occhio nudo, costituisce comunque un degno oggetto di osservazione ai telescopi di ogni dimensione, dal più piccolo
cannocchiale ai più grandi osservatori terrestri, fino all'Hubble Space Telescope. Si tratta della parte principale di una nuvola in
realtà ben più grossa di idrogeno e polvere che si estende per più di 10 gradi su più della metà della costellazione di Orione.
L'estensione di questa nuvola gigantesca è di diverse centinaia di anni luce.
Costellazione LIRA / M57 (fig. 25)
Ascensione retta: 18h 53m (ore : minuti) Declinazione: +33° 02' (gradi : minuti) Distanza: 2.412 anni luce dalla terra
La famosa nebulosa anulare M57 viene spesso citata come esempio di nebulosa planetaria e di oggetto estivo da osservare
nell'emisfero boreale. Recenti scoperte invece hanno confermato che si tratta, con tutta probabilità, di un anello (toro) di materia
luminosa che circonda la stella centrale, e non un inviluppo sferoidale o ellissoidale. Osservandola dal piano su cui poggia
l'anello, dovrebbe quindi assomigliare molto alla Nebulosa Manubrio M27 invece noi la vediamo in prossimità di uno degli assi
polari
Costellazione Vulpecula / M27 (Fig. 26)
Ascensione retta: 19h 59m (ore : minuti) Declinazione: +22° 43' (gradi : minuti) Distanza: 1.360 anni luce dalla terra
La Nebulosa Manubrio M27 o il Manubrio nella Vulpecula è stata la prima nebulosa planetaria ad essere scoperta. Il 12 luglio
1764 Charles Messier scoprì questa nuova classe affascinante di oggetti. Noi vediamo questo oggetto quasi esattamente dal
suo piano equatoriale. Osservando la Nebulosa Manubrio da uno dei poli, la sua forma dovrebbe ricordare probabilmente la
forma di un anello e quindi assomigliare alla nebulosa anulare M57 che già conosciamo. Questo oggetto è ben visibile anche
in presenza di condizioni metereologiche quasi buone con ingrandimenti modesti.
2. Rimozione delle anomalie:
• Nessuna immagine = Rimuovere il coperchietto protettivo dall'apertura dell'obiettivo. • Immagine sfocata = regolare la messa
a fuoco agendo sulla manopola • Mancata regolazione messa a fuoco possibile = equilibrio termico aspettare (ca. 30 min.)
• Immagine brutta = non osservare mai attraverso il pannello di vetro di una finestra • Oggetto dell'osservazione visibile nel
cercatore ma non nel telescopio = aggiustare il cercatore (cfr. Parte II – 4) • Nonostante il diagonale a specchio l'immagine è
„storta" = il portaoculare nel diagonale deve essere allineato perpendicolarmente
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