CONSIGLI PER L'OSSERVAZIONE LUNARE
Attenzione! Ricordatevi prima di programmare le vostre osservazioni che la luna sorge ogni notte con circa 50 minuti
di ritardo, eccetto durante l'equinozio di autunno, quando il tempo si riduce a soli 20 minuti.
Per esaltare il contrasto dei dettagli visibili sulla superficie lunare, usate dei filtri. Un filtro giallo è particolarmente
utile per esaltare il contrasto della Luna.
L'Osservazione dei Pianeti
la Terra si trova fra esso ed il Sole, ed il pianeta è alla minor distanza dal nostro
globo: questo periodo è chiamato "opposizione." Quando ne avrete distinto uno
rispetto ad una stella, sarà un vero piacere, porre l'occhio al telescopio per notare
come quel puntino luminoso ad occhio nudo sia in realtà un pianeta. Con un poco
d'esperienza, imparerete, anche senza l'ausilio di mappe, a distinguere una stella da
un pianeta, poiché l'immagine planetaria è priva di scintillio, perché brillano di luce
riflessa.
Cosa si vede sui Pianeti
MERCURIO : Durante le condizioni migliori, appare sempre di dimensioni angolari molto piccole, perciò sono
necessari 200 ingrandimenti per poter scorgere la forma e le fasi. Consigliamo l'osservazione durante il crepuscolo,
avendo precedentemente allineato il telescopio con la modalità "Solar System Align" ed usando un filtro Contrast-Booster.
VENERE : E' il pianeta più luminoso del sistema solare, tanto da essere percepibile al telescopio anche in pieno
giorno. Per percepire delle tenue ombreggiature sulla superficie occorrono almeno 150 ingrandimenti, in più è
consigliabile un filtro blu o Contrast-Booster per risaltare l'atmosfera.
MARTE : Durante le opposizioni più favorevoli si possono percepire l'acceso colore rossastro e la presenza delle
calotte polari. L'uso di almeno 200 ingrandimenti, durante le serate più favorevoli, permetterà di scorgere i dettagli più
importanti (Syrtis Major, Sinus Meridiani, Sinus Sabaeus e Mare Acidalium). Un filtro rosso aumenterà la visibilità
delle zone scure del pianete, invece un filtro blu mostrerà le zone chiare.
GIOVE : E' il pianeta gigante del nostro sistema solare; a 40 ingrandimenti si percepisce l'appiattimento del disco e la
danza dei satelliti galileiani, che spesso proiettano la loro ombra sull'atmosfera gioviana. Con ingrandimenti superiori ai
150x si possono ammirare i dettagli delle bande equatoriali e l'evolversi della Grande Macchia Rossa (GMR).
SATURNO : Il pianeta con gli anelli; già a 120 ingrandimenti si scorge un solco scuro sull'anello (la divisione di
Cassini) e almeno tre satelliti, tra questi il più grande Titano. Ingrandimenti più elevati, in buone condizioni
permetteranno di osservare i tenui dettagli dell'atmosfera e l'ombra del pianeta su gli anelli.
URANO e NETTUNO : Anche ad alti ingrandimenti saranno percepiti come delle deboli stelle colorate.
Consigli per l'osservazione dei pianeti
Le condizioni dell'atmosfera terreste sono, di solito, il fattore che limita la nostra capacità di distinguere i dettagli
planetari. Perciò, evitate di osservare i pianeti quando essi si trovano bassi sull'orizzonte o quando si trovano
direttamente al di sopra di una fonte di calore, come un camino o una strada asfaltata che rilascia il calore. Per maggiori
dettagli, vedi il paragrafo intitolato "le condizioni atmosferiche" in questa stessa sezione. Per esaltare il contrasto dei
dettagli visibili sulle superfici planetarie, provate ad usare i filtri Celestron per oculari (CE94119-20 set di quattro filtri
colorati) o Contrast-Booster (CE94121).
Consigliamo i siti Web : http://pianeti.uai.it/ (sezione pianeti – Unione Astrofili Italiani) oppure
http://pds.jpl.nasa.gov/ (The Planetary Data System)
Rispetto a quella lunare, l'osservazione dei pianeti, seppur gratificante, vi sembrerà,
all'inizio, molto più faticosa, a causa della minor dimensione angolare da essi sottesa.
Inoltre i pianeti, se si eccettua Marte e Saturno, possiedono un basso contrasto
superficiale, la turbolenza quindi rovinerà spesso l'osservazione di dettagli già flebili.
La posizione dei pianeti varia di continuo, quindi non riuscirete a rintracciarli sugli
atlanti stellari allo stesso modo delle costellazioni, potrete però avvalervi di appositi
softwares per computer come il TheSky in dotazione e delle tabelle mensili, pubblicate
su internet o sulle riviste di settore. (Nuovo Orione,
Le Stelle, Coelum, L'Astronomia)
L'osservazione ideale di un pianeta avviene quando
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