PB-RX
12.0 - PORTAELETTRODI
Sono disponibili tre diversi tipi di portaelettrodi: monotubolare per immersione, a deflusso, per inserzione diret-
ta in tubazione. E' necessario tenere presente che la distanza tra punto di iniezione e elettrodo deve essere sem-
pre superiore ad un metro. Nel caso in cui ciò non sia possibile, occorre prevedere l'inserimento di un miscela-
tore tra punto di iniezione e elettrodo.
13.0 - PULIZIA E MANTENIMENTO DELL'ELETTRODO pH
Quando per diverso tempo l'elettrodo non viene utilizzato è importante tenerlo immerso in una soluzione di KCl
3 M. Il formarsi di depositi sul bulbo dell'elettrodo produce letture errate, il tipo di deposito determinerà l'azio-
ne di pulizia. Per soffici depositi agitare l'elettrodo come fosse un termometro o utilizzare una spruzzetta con
acqua distillata. Residui organici o depositi particolarmente resistenti devono essere rimossi chimicamente. Solo
in estremi casi il bulbo dovrebbe essere pulito meccanicamente ma in questo caso le abrasioni possono arreca-
re danni irreparabili. Se la pulizia non ripristina le qualità, l'elettrodo potrebbe essere invecchiato.
L'invecchiamento è caratterizzato da un errore della misura o da una lenta risposta. L'invecchiamento è rilevato
misurando soluzioni a pH noto e se l'errore è maggiore del 10% ed una pulizia preventiva è stata già effettuata
bisogna ricorrere al ricondizionamento. Se dopo tale intervento le prestazioni non sono ripristinate occorre sosti-
tuire l'elettrodo.
13.1 - RICONDIZIONAMENTO
Immergere la punta dell'elettrodo in HCl 0.1 N per 15 secondi, sciacquare con acqua ed immergere la punta in
NaOH 0.1 N per 15 secondi e sciacquare con acqua. Ripetere la sequenza per tre volte e ricontrollare i valori di
misura.
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