Ci congratuliamo con voi per aver scelto il motoriduttore GLISS.
Tutti gli articoli della vasta gamma CEDA sono il frutto di una ventennale esperienza nel settore degli auto-
matismi e di una continua ricerca di nuovi materiali e di tecnologie all'avanguardia. Proprio per questo, oggi
siamo in grado di offrire dei prodotti estremamente affidabili che, grazie alla loro potenza, efficacia e durata,
soddisfano pienamente le esigenze dell'utente finale.
Tutti i nostri prodotti vengono costruiti in conformità alle norme vigenti e sono coperti da garanzia.
Inoltre, una polizza R.C. prodotti stipulata con primaria compagnia assicurativa copre eventuali danni a cose
o persone causati da difetti di fabbricazione.
Per un buon funzionamento dell'automazione per scorrevoli, la porta da automatizzare, dovrà rispondere alle
seguenti caratteristiche:
- la rotaia di guida e relative ruote devono essere opportunamente dimensionate e manutenzionate (onde
evitare eccessivi attriti durante lo scorrimento del cancello.
- durante il funzionamento la porta non deve presentare eccessivi ondeggiamenti.
- la corsa di apertura e chiusura deve essere limitata da un arresto meccanico (secondo normativa di sicurezza
vigente).
Automazione con alimentazione monofase per cancelli scorrevoli, disponibili in tre versioni:
GLISS 1000MC per cancelli con peso massimo pari a 1000kg
GLISS 1500MC per cancelli con peso massimo pari a 1500kg
GLISS 2000MC per cancelli con peso massimo pari a 2000kg.
Il GLISS è un monoblocco dal design raffinato e di ridotte dimensioni; costituito da un gruppo di alluminio al
cui interno sono stati collocati il motore e un sistema di riduzione irreversibile realizzato con materiali ad alta
resistenza. Il GLISS è dotato di finecorsa con funzionamento a molla. Uno sblocco di emergenza a chiave
personalizzata permette la movimentazione manuale del cancello in mancanza di corrente.
La sicurezza antischiacciamento è garantita da un dispositivo elettronico (encoder) che rileva la presenza di
eventuali ostacoli.
In fig. 1 sono rappresentate le dimensioni della piastra di fondazione.
E' indispensabile rispettare la distanza dalla cremagliera per poter posizionare e rimuovere l'attuatore una
volta fissata la cremagliera all'anta.
Le tipologie di fissaggio della piastra di fondazione sono principalmente le seguenti:
1 Posa senza regolazione in altezza su fondo in cemento già esistente (fig.2).
Utilizzando la piastra come dima di foratura, eseguire 4 fori Ø10mm, nei quali inserire dei tasselli filettati in
acciaio Ø10x120mm simili a quelli rappresentati in Fig. 2.
Bloccare direttamente a terra l'attuatore come indicato in Fig.7.
2 Posa con regolazione in altezza su fondo in cemento già esistente (fig.3).
Utilizzando la piastra come dima di foratura, eseguire 4 fori, dove inserire dei tasselli per barre filettate in
acciaio da Ø10mm.
Avvitare 4 barre filettate da M10/120mm e ancorare i tasselli avvitando a terra i dadi "B" con relativa roset-
ta.
Con riferimento alla Fig. 3 posizionare la piastra di fondazione con i dadi di regolazione "A". Posizionare il
motore come indicato in Fig.6 e dopo aver effettuato le opportune regolazioni, bloccarlo come indicato in
Fig.7.
3 Posa con regolazione in altezza su fondo in cemento da realizzare.
Facendo riferimento alla fig.4, fissare i tirafondi sulla piastra di fondazione e predisporre uno scavo di dimen-
sioni adeguate.
Annegare i tirafondi nel cemento, prestando attenzione al livello della piastra.
Attendere il consolidamento del getto di calcestruzzo, quindi rimuovere i dadi "D" e le rondelle "R" fascia larga
11x30 e portarli sotto la piastra per consentire le regolazioni in altezza dell'attuatore (Fig.5).
Effettuare le regolazioni evidenziate in Fig. 6 e bloccare il motore come indicato in Fig.7.
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Introduzione
1. Notizie generali
2. Caratteristiche generali
3. Messa in posa della piastra di fondazione