5.4 Scarico dei prodotti di combustione (Fig. 7)
Il condotto dei fumi e l'attacco alla canna fumaria devono essere realizzati in conformità alle norme
e alla legislazione vigente, con condutture rigide, resistenti alla temperatura, all'acqua di conden-
sa, agli sforzi meccanici e alla tenuta stagna.
La canna fumaria deve garantire la pressione negativa minima prevista dalle norme vigenti, con-
siderando come pressione "zero" nel collegamento al condotto dei fumi. La canna fumaria e i
condotti dei fumi inadeguati o di dimensioni non corrette possono amplificare il rumore della com-
bustione, generare problemi di condensa e influire negativamente sui parametri di combustione. I
condotti di scarico non isolati sono una fonte di pericolo. La tenuta stagna delle giunture sarà rea-
lizzata con materiali resistenti a temperature minime di 250°C. Nel tratto di giunzione tra la caldaia
e la canna fumaria, è necessario prevedere i punti adeguati di misurazione della temperatura dei
fumi e l'analisi dei prodotti di combustione.
Per quanto concerne la sezione e l'altezza della canna fumaria, è necessario fare riferimento alle
regolamentazioni nazionali e locali in vigore.
5.5 Allacciamenti idraulici
5.5.1 Acqua di alimentazione
Le caratteristiche chimiche dell'acqua dell'impianto e di rifornimento sono fondamentali per il buon
funzionamento e per la sicurezza della cal-daia; sarà necessario applicarvi pertanto gli opportuni
sistemi di trattamento. Come valori di riferimento, è possibile tenere in considerazione quanto
riportato nella tabella.
DUREZZA TOTALE ppm 10
ALCALINITÀ mg/l CaCO3 750
PH 8÷9
SILICE ppm 100
CLORURI ppm 3500
È imprescindibile il trattamento dell'acqua usata per l'impianto di riscaldamento nei seguenti casi:
- Impianti molto estesi- Acqua molto dura
- Frequenti introduzioni di acqua di rifornitura nell'impianto
Qualora fosse necessario lo svuotamento parziale o totale dell'impianto, si raccomanda di provvedere al riempimento successivo con acqua
trattata. Per il controllo del volume di rifornimento, si consiglia di installare un contatore sulla tubazione. I fenomeni più comuni che si producono
negli impianti termici sono:
- Incrostazioni calcaree
Il calcare si concentra nei punti in cui la temperatura della parete è maggiore. Le incrostazioni di calcare, dovute alla bassa conduttività termica,
riducono lo scambio termico, anche in casi di pochi millimetri, impediscono lo scambio termico tra i fumi e l'acqua, comportando un aumento
della temperatura delle parti esposte alla fiamma e le conseguenti fessure nella placca tubolare.
- Corrosione lato acqua
La corrosione delle superfici metalliche della caldaia, lato acqua, è dovuta al passaggio del ferro in soluzione tramite gli ioni. In questo processo,
è di particolare importanza la presenza dei gas disciolti, in particolare dell'ossigeno e dell'anidride carbonica. In presenza di acque addolcite
e/o demineralizzate, non vi sarà il fenomeno dell'incrostazione, ma lo stesso non accade con le corrosioni. In questo caso, è necessario trattare
l'acqua con inibitori dei processi corrosivi.
5.5.2 Tubazioni di andata/ritorno dell'impianto
Le misure delle tubazioni di andata e ritorno sono indicate per ciascun modello della caldaia nella tabella MISURE. Accertarsi che nell'impianto
vi sia un numero sufficiente di spurgatori.
Gli attacchi della caldaia non devono sopportare il peso delle tubazioni di allacciamentio all'impianto; sarà pertanto necessario installare i sup-
porti adeguati.
5.5.3 Tubazioni di riempimento/svuotamento dell'impianto
Per il riempimento e lo svuotamento della caldaia, è possibile collegare un rubinetto all'attacco T4 nella parte posteriore (v. Disegno MISURE
Fig. 3).
5.5.4 Tubazioni vaso di espansione e valvola di sicurezza
Le caldaie PREXTHERM RSH N sono idonee per il funzionamento, facendo circolare l'acqua con il vaso di espansione sia aperto sia chiuso.
Il vaso di espansione è sempre necessario per compensare l'aumento del volume d'acqua dovuto al riscaldamento. Nel primo caso, l'altezza
della colonna idrostatica dovrà essere pari almeno a 3 metri da sopra il corpo della caldaia, e dovrà avere una capacità tale che contenga, tra
la superficie libera dell'acqua nel vaso e il tubo di troppo pieno, l'aumento di volume dell'acqua di tutto l'impianto. Sono preferibili vasi alti e
stretti, affinché risulti esposta al contatto con l'aria la minor superficie d'acqua possibile, riducendo pertanto l'evaporazione. Nel secondo caso,
la capacità del vaso di espansione chiuso deve essere calcolata tenendo in considerazione:
- il volume totale dell'acqua contenuta nell'impianto
- la pressione massima d'esercizio dell'impianto
20
IT
cod. A73020821 - 2023-09
PREXTHERM RSH N
fig. 7