9.14 AUTODIAGNOSI
Il sensore presenta due tipi di autodiagnosi (ad entrambi sono associati
indicazioni visive e segnalazione tramite uscita dedicata).
• Nel primo si ha il controllo costante di alcune funzioni del sensore come
ad esempio il controllo della tensione di alimentazione, il controllo della
rumorosità su ogni singola sezione (solo con sistema attivo, vedi para-
grafo 9.2), etc.
Di fronte ad una anomalia interna si noterà :
- il lampeggio lento del LED ALARM (abilitato o meno ) per anomalie
che non interessano direttamente le due sezioni rilevatrici (come ad
esempio tensione di alimentazione al di fuori del range ammesso).
- il lampeggio lento di un LED di sezione e di quello ALARM (abilitati o
meno) nel caso di anomalia che interessa la sezione rilevatrice alla
quale e' associata il LED.
• Nel secondo si ha un controllo ciclico (ogni 24 ore circa) dell' efficienza
delle due sezioni microonda ed infrarosso. Nel caso in cui questo tipo di
controllo dovesse dare risultati negativi (ad esempio per guasto di una
delle due sezioni rilevatrici) si evidenzia questo stato sempre mediante
un lampeggio lento del LED di sezione (quella interessata al guasto) e
del LED generale (ALARM), con in più relativa segnalazione sull'uscita
di GUASTO (vedi par. 9.15)
9.15 USCITA DI GUASTO (morsetto FA - Fault)
Uscita OPEN COLLECTOR che va a GND in caso di guasto del sensore
(Imax = 10 mA). Si attiva l'uscita guasto in caso di guasti interni o in segui-
to a valori di tensione di funzionamento fuori range (vedi par. 9.14)
In questi casi l'uscita resta attiva ed il/i LED lampeggia/no lentamente
fino a quando permane la causa che ha generato il guasto.
N.B. : In condizioni di guasto di una sezione rilevatrice il sensore cam-
bia automaticamente il suo modo di funzionare: se configurato in AND,
a fronte di un guasto di una delle due sezioni rilevatrici, il sensore auto-
maticamente passa a funzionare in OR escludendo la sezione interessa-
ta dal guasto; qualora invece fosse configurato per operare in OR, a fron-
te di un guasto di una delle sezioni, quest'ultima non viene presa in con-
siderazione. Questo stato di fatto perdura per tutto il periodo di persistenza
del guasto (comunque segnalato, come sopra detto).
9.14 AUTODIAGNOSI
Il sensore presenta due tipi di autodiagnosi (ad entrambi sono associati
indicazioni visive e segnalazione tramite uscita dedicata).
• Nel primo si ha il controllo costante di alcune funzioni del sensore come
ad esempio il controllo della tensione di alimentazione, il controllo della
rumorosità su ogni singola sezione (solo con sistema attivo, vedi para-
grafo 9.2), etc.
Di fronte ad una anomalia interna si noterà :
- il lampeggio lento del LED ALARM (abilitato o meno ) per anomalie
che non interessano direttamente le due sezioni rilevatrici (come ad
esempio tensione di alimentazione al di fuori del range ammesso).
- il lampeggio lento di un LED di sezione e di quello ALARM (abilitati o
meno) nel caso di anomalia che interessa la sezione rilevatrice alla
quale e' associata il LED.
• Nel secondo si ha un controllo ciclico (ogni 24 ore circa) dell' efficienza
delle due sezioni microonda ed infrarosso. Nel caso in cui questo tipo di
controllo dovesse dare risultati negativi (ad esempio per guasto di una
delle due sezioni rilevatrici) si evidenzia questo stato sempre mediante
un lampeggio lento del LED di sezione (quella interessata al guasto) e
del LED generale (ALARM), con in più relativa segnalazione sull'uscita
di GUASTO (vedi par. 9.15)
9.15 USCITA DI GUASTO (morsetto FA - Fault)
Uscita OPEN COLLECTOR che va a GND in caso di guasto del sensore
(Imax = 10 mA). Si attiva l'uscita guasto in caso di guasti interni o in segui-
to a valori di tensione di funzionamento fuori range (vedi par. 9.14).
In questi casi l'uscita resta attiva ed il/i LED lampeggia/no lentamente
fino a quando permane la causa che ha generato il guasto.
N.B. : In condizioni di guasto di una sezione rilevatrice il sensore cam-
bia automaticamente il suo modo di funzionare: se configurato in AND,
a fronte di un guasto di una delle due sezioni rilevatrici, il sensore auto-
maticamente passa a funzionare in OR escludendo la sezione interessa-
ta dal guasto; qualora invece fosse configurato per operare in OR, a fron-
te di un guasto di una delle sezioni, quest'ultima non viene presa in con-
siderazione. Questo stato di fatto perdura per tutto il periodo di persistenza
del guasto (comunque segnalato, come sopra detto).
9.16 TEST AMBIENTALE
Il test ambientale è utile per verificare indicativamente l'entità dei disturbi
che il sensore rileva nell'ambiente.
Per utilizzare questa prestazione è necessario che i led di sezione MW e
PIR siano abilitati e che il sensore si trovi in condizioni di impianto attivato
( vedi par. 9.2 relativo al "TC"). Occore inoltre configurare il ponticello JP2
nel seguente modo:
JP2 NON INSERITO :
JP2 INSERITO :
PROCEDURA
1. Una volta abilitato il test da ponticello ; chiudere il coperchio del sensore.
2. A questo punto il sensore entra in Test Ambientale adeguando la sua
sensibilità a tale scopo.
3. Attendere per qualche secondo senza muoversi e quindi verificare l'ac-
censione o meno dei due led di sezione ( MW e PIR ) : se i led restano
spenti vuol dire che non c'e' rumore ambientale apprezzabile.
4. Se i led rispettivi delle due sezioni (MW ed IR ) si accendono piu' volte
(anche singolarmente) significa che la sezione interessata (o entram-
be) ha rilevato dei disturbi nell' ambiente; in questo caso eliminare le
possibili cause di disturbo (ad esempio correnti d'aria per l'infrarosso,
o troppo vicino a lampade fluorescenti per la microonda,etc..),e rifare il
test. Se il led PIR continua ad accendersi è consigliabile operare sui
DIP 4 e 5 di SW1 (vedi par. 7.0) per rendere meno sensibile la
rilavazione, mentre se è il led della sezione MW ad accendersi è
consigliabile ridurre la sensibilità (compatibilmente con l'estensione
dell'area da proteggere) agendo sul trimmer di regolazione MW RANGE
(nel verso del "meno") e sul DIP 3 di SW1 (ritardo massimo ).
5. Lo stato di Test Ambientale perdura fintanto che il ponticello JP2 viene
lasciato inserito,una volta eseguito il test disinserire il ponticello per
ripristinare il funzionamento normale.
10
9.16 TEST AMBIENTALE
Il test ambientale è utile per verificare indicativamente l'entità dei disturbi
che il sensore rileva nell'ambiente.
Per utilizzare questa prestazione è necessario che i led di sezione MW e
PIR siano abilitati e che il sensore si trovi in condizioni di impianto attiva-
to ( vedi par. 9.2 relativo al "TC"). Occore inoltre configurare il ponticello
JP2 nel seguente modo:
JP2 NON INSERITO :
JP2 INSERITO :
PROCEDURA
1. Una volta abilitato il test da ponticello ; chiudere il coperchio del sensore.
2. A questo punto il sensore entra in Test Ambientale adeguando la sua
sensibilità a tale scopo.
3. Attendere per qualche secondo senza muoversi e quindi verificare l'ac-
censione o meno dei due led di sezione ( MW e PIR ) : se i led restano
spenti vuol dire che non c'e' rumore ambientale apprezzabile.
4. Se i led rispettivi delle due sezioni (MW ed IR ) si accendono piu' volte
(anche singolarmente) significa che la sezione interessata (o entram-
be) ha rilevato dei disturbi nell' ambiente; in questo caso eliminare le
possibili cause di disturbo (ad esempio correnti d'aria per l'infrarosso,
o troppo vicino a lampade fluorescenti per la microonda,etc..),e rifare il
test. Se il led PIR continua ad accendersi è consigliabile operare sui
DIP 4 e 5 di SW1 (vedi par. 7.0) per rendere meno sensibile la
rilavazione, mentre se è il led della sezione MW ad accendersi è
consigliabile ridurre la sensibilità (compatibilmente con l'estensione
dell'area da proteggere) agendo sul trimmer di regolazione MW RANGE
(nel verso del "meno") e sul DIP 3 di SW1 (ritardo massimo ).
5. Lo stato di Test Ambientale perdura fintanto che il ponticello JP2 viene
lasciato inserito,una volta eseguito il test disinserire il ponticello per
ripristinare il funzionamento normale.
10
Test Ambientale disabilitato
Test Ambientale abilitato
Test Ambientale disabilitato
Test Ambientale abilitato