AKG C 391B Modo De Empleo página 30

Il C 391 B è composto dei seguenti moduli e componenti:
• SE 300 B – alimentatore/modulo d'uscita
• CK 91 – capsula microfonica con direttività cardioide, indipendente
dalla frequenza
• W 90 – antisoffio in spugna sintetica
• SA 40 – collegamento universale per supporto
Grazie alla sua membrana leggera, il microfono è estremamente insen-
sibile contro i rumori da manipolazione. Ulteriori caratteristiche sono il
corpo interamente metallico e la conseguente ridotta sensibilità nei
confronti di disturbi ad alta frequenza nonché l'impiego senza problemi
a quasi tutte le condizioni, grazie alla provata costruzione tradizionale.
L'attenuazione inseribile del segnale d'uscita di 10 dB è di particolare
vantaggio quando si lavora con alte pressioni sonore (impiego del
microfono nell'immediata vicinanza di fonti sonore ricche d'energia) e in
caso di stadi d'ingresso di amplificatori o mixers con livello d'ingresso
massimo limitato, perché altrimenti si verifica un sovraccarico già in
questi stadi collegati senza che si utilizzi in pieno la possibilità di
modulazione del microfono. L'attenuazione dei bassi che può venir
inserita sul microfono aiuta inoltre ad evitare le distrosioni nelle
frequenze più basse che possono essere causate casualmente
p.e. da vento o ronzio. La transconduttanza del filtro ammonta a circa
12 dB/ottava; la frequenza limite (punto – 3 dB) si trova a circa 75 Hz.
Manipolazione:
Le capsule sono collegate all'alimentatore/modulo d'uscita con un
semplice innesto a baionetta. Ciò permette di sostituire le differenti
capsule in modo sicuro, rapido e senza problemi, anche senza vista,
p.e. in vani oscurati.
Le capsule rispettivamente gli altri accessori possono venir uniti all'ali-
mentatore solo in una posizione. Quindi, con una breve e forte rotazione
destrorsa, alla fine della quale si sente un distinto "clic", il modulo viene
portato nella posizione definitiva (v. figg. 2a, 2b).
Con una breve rotazione sinistrorsa la capsula può venir staccata, in
modo altrettanto semplice, dall'alimentatore.
Fig. 2b
Fig. 2a
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