questo in modo che riesca a leggere il flusso erogato da tutto il grup-
po di pompe. In caso di utilizzo di sensori multipli per il flusso, questi
devono essere installati sulla mandata di ciascuna pompa. Il sensore
di pressione deve essere collegato sul collettore di uscita. Se si utiliz-
zano più sensori di pressione l'installazione di questi deve essere fatta
sempre sul collettore o comunque un tubo comunicante con questo.
Nota:
Se si leggono più sensori di pressione si deve far attenzione che
sul tubo su cui sono montati, non siano presenti valvole di non ritorno
tra un sensore e l'altro, altrimenti si possono leggere pressioni differenti
che danno come risultato una lettura media falsata ed una regolazione
anomala. Per il funzionamento ottimale del gruppo di pressurizzazione
devono essere uguali per ogni coppia inverter pompa:
- il tipo di pompa e motore
- i collegamenti idraulici
- la frequenza nominale
- la frequenza minima
- la frequenza massima
Nonostante questo sia la condizione ottimale, si consente comunque di
avere delle differenze sui parametri sopra.
Sensori
I sensori da collegare sono gli stessi utilizzati nel funzionamento stand
alone cioè sensore di pressione e sensore di flusso.
Sensori di flusso
i sensori di flusso sono opzionali e possono essere collegati secondo
due tipologie:
- un solo sensore
- tanti sensori quanti sono gli inverter
L'impostazione viene fatta attraverso il parametro FI. Non sono ammesse
altre tipologie di impianto.
Il sensore di flusso singolo va inserito sul collettore di mandata e deve
intercettare il flusso di tutto il gruppo di pressurizzazione. La connes-
sione elettrica può essere fatta indipendentemete su qualunque degli
inverter.
L'utilizzo di sensori multipli serve quando si vuole avere la certezza
dell'erogazione del flusso da parte di ogni singola pompa ed effettuare
una protezione più mirata sulla marcia a secco. Per utilizzare più sen-
sori di flusso è necessario impostare il parametro FI su sensori multipli
e collegare ogni sensore di flusso all'inverter che pilota la pompa sulla
cui mandata si trova il sensore.
Sensori di pressione
Il sensore di pressione deve essere inserito sul collettore di mandata.
I sensori di pressione possono essere più di uno, ed in questo caso la
pressione letta sarà la media tra tutti quelli presenti. Per utilizzare di
più sensori di pressione è sufficiente inserire i connettori negli appositi
ingressi e non è necessario impostare alcun parametro. Il numero dei
sensori di pressione installati può variare a piacere tra uno ed il mas-
simo numero di inverter presenti.
Parametri legati al funzionamento multi inverter
I parametri visualizzabili a menù, nell'ottica del multi inverter, possono
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WACS si riserva il diritto di apportare modifiche senza obbligo di preavviso - WACS reserves the right to make any changes it deems fit without notice - WACS se reserva el derecho de realizar modificaciones sin la obligación de aviso previo
essere classificabili nelle seguenti tipologie:
- Parametri in sola lettura
- Parametri con significato locale
- Parametri di configurazione sistema multi inverter - a loro volta
suddivisibili in:
- Parametri sensibili
- Parametri con allineamento facoltativo
Regolazione multi-inverter
Quando si accende un sistema multi inverter, viene fatto in automatico
un'assegnazione degli indirizzi e tramite un algoritmo viene nominato
un inverter come leader della regolazione. Il leader decide la frequenza
e l'ordine di partenza di ogni inverter che fa parte della catena.
La modalità di regolazione è sequenziale (gli inverter partono uno alla
volta).
Quando si verificano le condizioni di partenza, parte il primo inverter,
quando questo è arrivato alla sua frequenza massima, parte il succes-
sivo e così via tutti gli altri. L'ordine di partenza non è necessariamente
crescente secondo l'indirizzo della macchina, ma dipende dalle ore di
lavoro effettuate.
Quando si usa la frequenza minima FL e c'è un solo inverter funzionante
si possono generare delle sovrapressioni. La sovrapressione a seconda
dei casi può essere inevitabile e può verificarsi alla frequenza minima
quando la frequenza minima in relazione al carico idraulico realizza una
pressione superiore a quella desiderata. Nel multi inverter questo in-
conveniente rimane limitato alla prima pompa che parte, perché per le
successive si opera così: quando la precedente pompa è arrivata alla
frequenza massima, si avvia la successiva alla frequenza minima e si
va a regolare invece la frequenza della pompa a frequenza massima.
Diminuendo la frequenza della pompa che si trova al massimo (fino chi-
aramente al limite della propria frequenza minima) si ottiene un incrocio
di inserzione delle pompe, che pur rispettando la frequenza minima,
non genera sovrapressione.
Assegnazione dell'ordine di partenza
Ad ogni accensione del sistema viene associato ad ogni inverter un
ordine di partenza. In base a questo si generano le partenze in suc-
cessione degli inverter. L'ordine di partenza viene modificato durante
l'utilizzo secondo la necessità da parte dei due algoritmi seguenti:
- Raggiungimento del tempo massimo di lavoro
- Raggiungimento del tempo massimo di inattività
Tempo massimo di lavoro
In base al parametro ET (tempo massimo di lavoro), ogni inverter ha un
contatore del tempo di run, ed in base a questo si aggiorna l'ordine di
ripartenza secondo il seguente algoritmo:
- se si è superato almeno metà del valore di ET si attua lo scambio di
priorità al primo spegnimento dell'inverter (scambio allo standby).
- se si raggiunge il valore di ET senza mai arrestarsi, si spegne in-
condizionatamente l'inverter e si porta questo alla priorità minima di
ripartenza (scambio durante la marcia).
Raggiungimento del tempo massimo di inattività
Il sistema multi inverter dispone di un algoritmo di antiristagno che ha
come obiettivo quello di mantenere in perfetta efficienza le pompe e
mantenere l'integrità del liquido pompato. Funziona permettendo una
rotazione nell'ordine di pompaggio in modo da far erogare a tutte le