4.10.2. Montaggio del sensore
Il sensore di temperatura deve essere collocato il più vicino possibile alla mandata del campo collettori (nel kit optional di collegamento
è previsto un pozzetto apposito).
Per garantire una lettura ottimale della temperatura, prima di posizionare il sensore nel pozzetto, riempire il pozzetto con una pasta
termoconduttrice di caratteristiche adatte.
Per il montaggio del sensore possono essere utilizzati solo materiali ad elevata temperatura di lavoro (fino a 250 °C per il sensore, la pasta
termoconduttrice, i cavi, i materiali per guarnizioni e l'isolamento).
4.10.3. Pressione d'esercizio
La pressione massima dei collettori è di 10 bar.
Per la pressione di esercizio dell'impianto, si consiglia di utilizzare una pressione compresa fra 3,5 e 4,5 bar.
4.10.4. Disaerazione
Per la disaerazione dell'impianto utilizzare solo valvole manuali che, nelle normali condizioni di lavoro
dell'impianto, dovranno sempre essere tenute nella posizione di chiusura.
!
Se si utilizzano valvole automatiche di disaerazione, queste dovranno essere intercettate con un rubinetto che,
nelle normali condizioni di lavoro dell'impianto, dovrà sempre essere tenuto nella posizione di chiusura.
Durante la disaerazione dell'impianto, date le alte temperature che il liquido termovettore può raggiungere,
esiste il pericolo di ustioni per contatto con vapore o con il liquido termovettore.
!
Azionare le valvole di disaerazione soltanto se la temperatura del liquido termovettore è inferiore a 60 °C.
Quando si svuota l'impianto i collettori devono essere freddi!
Coprire i collettori e svuotare l'impianto possibilmente nelle prime ore del mattino.
La disaerazione dell'impianto deve essere eseguita:
- al momento della messa in funzione (dopo il riempimento);
- 4 settimane dopo la messa in funzione;
- all'occorrenza, ad esempio in caso di guasti.
4.10.5. Controllo del liquido termovettore
Controllare periodicamente la pressione, la proprietà antigelo e il valore del pH del liquido termovettore.
Valore nominale della proprietà antigelo da - 20 °C a - 25 °C circa, o a seconda delle condizioni climatiche.
Controllare il valore di pH con uno strumento di misurazione (valore nominale del pH ca. 7,5). Se il pH scende sotto il valore limite di 7,
sostituire il liquido termovettore.
In caso di rabbocco del liquido termovettore, utilizzare lo stesso liquido utilizzato per il riempimento.
!
Non miscelare liquidi solari differenti.
4.10.6. Vaso di espansione
Il circuito solare dovrà avere un vaso di espansione che ne garantisca il corretto e sicuro funzionamento in tutti i regimi di lavoro.
Il vaso di espansione dovrà essere scelto fra quelli opportunamente progettati per impianti solari, che sono in grado di sopportare le
elevate temperature di inattività e pressioni di funzionamento che il circuito solare può raggiungere.
Non utilizzare normali vasi di espansione per circuiti di riscaldamento, che hanno temperature massime di lavoro inferiori
rispetto a quelli progettati per impianti solari.
Per proteggere la membrana del vaso di espansione si consiglia di installare il vaso di espansione sulle tubazioni di ritorno del circuito
solare, a monte della pompa, con tubo di collegamento rivolto verso il basso.
Per permettere al vaso di espansione di non accumulare calore, si consiglia inoltre di non isolarlo termicamente.
Il dimensionamento del vaso di espansione dovrà essere fatto in base alle caratteristiche proprie del circuito. Dovrà tenere conto di:
- quantità totale di liquido contenuta nell'impianto solare (collettori + tubazioni + serpentino del bollitore +... );
- pressioni minima e massima che possono essere raggiunte all'interno dell'impianto solare;
- temperature minima e massima che il liquido può raggiungere durante il funzionamento.
Il calcolo del volume utile del vaso di espansione (V
V
= (V
+ V
+ V
) * k * (P
+ 1) / (P
U
D
L
V
MAX
dove
V
volume del vaso di espansione;
U
volume di dilatazione del liquido termovettore, calcolato come V
V
D
volume totale dell'impianto solare (pari alla somma del contenuto dei collettori, delle tubazioni, dello scambiatore di calore e di
V
T
eventuali altri componenti dell'impianto);
coefficiente di espansione (dipende dalla composizione del liquido termovettore; vedere le istruzioni del liquido termovettore);
n
volume del liquido termovettore nel vaso di espansione;
V
L
volume di evaporazione in caso di stagnazione (se previsto, può essere considerato pari al contenuto di liquido nei collettori);
V
V
coefficiente di sicurezza (normalmente pari a 1,1);
k
16
) può essere fatto secondo la formula:
U
- P
)
MAX
MIN
* n;
T
IT