TP3 COND
5.4 Scarico dei prodotti della combustione
anale da fumo e il raccordo alla canna fumaria devono essere rea-
Il c
lizzati in conformità alle Norme e alla Legislazione vigente, con condotti
rigidi, resistenti alla temperatura, alla condensa, alle sollecitazioni mec-
caniche e a tenuta. La canna fumaria deve assicurare la depressione
minima prevista dalle Norme vigenti, considerando pressione "zero" al
raccordo con canale da fumi. Canne fumarie e canali da fumo inadeguati
o mal dimensionati possono ampliare la rumorosità di combustione, ge-
nerare problemi di condensazione e influire negativamente sui parametri
di combustione. I condotti di scarico non coibentati sono fonte di poten-
ziale pericolo. Le tenute delle giunzioni vanno realizzate con materiali
resistenti a temperature di almeno 100°C. Nel tratto di collegamento tra
caldaia e canna fumaria, si devono prevedere idonei punti di misura per
la temperatura fumi e l'analisi dei prodotti della combustione. Per quanto
riguarda la sezione e l'altezza del camino, è necessario fare riferimento
alle regolamentazioni nazionali e locali in vigore.
Attenzione: è possibile la formazione di condensa all'interno del cami-
no, a causa della bassa temperatura dei fumi
5.5 Collegamenti idraulici
5.5.1 Caratteristiche dell'acqua impianto
Le caldaie tp3 ConD sono idonee all'installazione in sistemi di riscaldamento con ingresso di ossigeno non significativo (rif. sistemi "caso
I" norma EN14868). In sistemi con immissione di ossigeno continua (ad es. impianti a pavimento senza tubi antidiffusione o a vaso aperto),
oppure intermittente (ad es. in caso di frequenti rabbocchi) deve essere previsto un separatore fisico (es. scambiatore a piastre).
L'acqua all'interno di un impianto di riscaldamento deve ottemperare alle leggi e regolamenti vigenti, alle caratteristiche indicate dalla norma
UNI 8065 e devono essere osservate le indicazioni della norma EN14868 (protezione dei materiali metallici contro la corrosione).
L'acqua di riempimento (primo riempimento e rabbocchi successivi) deve essere limpida, con una durezza inferiore a 3°F e trattata con
condizionanti chimici riconosciuti idonei a garantire che non si inneschino incrostazioni, fenomeni corrosivi o aggressivi sui metalli e sulle
materie plastiche, non si sviluppino gas e negli impianti a bassa temperatura non proliferino masse batteriche o microbiche.
L'acqua contenuta nell'impianto deve essere verificata con periodicità (almeno due volte all'anno durante la stagione di utilizzo degli im-
pianti, come previsto dalla UNI8065) e avere: un aspetto possibilmente limpido, una durezza inferiore a 10°F per impianti nuovi o 15°F per
impianti esistenti, un PH superiore a 7 e inferiore ad 8,5, un contenuto di ferro (come Fe) inferiore 0,5 mg/l, un contenuto di rame (come Cu)
inferiore a 0,1 mg/l , un contenuto di cloruro inferiore a 50mg/l, una conducibilità elettrica inferiore a 200 µs/cm e deve contenere condizio-
nanti chimici nella concentrazione sufficiente a proteggere l'impianto almeno per un anno. Negli impianti a bassa temperatura non devono
essere presenti cariche batteriche o microbiche.
I condizionanti, additivi, inibitori e liquidi antigelo devono essere dichiarati dal produttore idonei all'uso in impianti di riscaldamento e non
arrecanti danni allo scambiatore di caldaia o ad altri componenti e/o materiali di caldaia ed impianto.
I condizionanti chimici devono assicurare una completa deossigenazione dell'acqua, devono contenere specifici protettivi per i metalli gialli
(rame e sue leghe), anti incrostanti per il calcare, stabilizzatori di PH neutro e , negli impianti a bassa temperatura biocidi specifici per l'uso
in impianti di riscaldamento.
Condizionanti chimici consigliati:
SENTINEL X100 e SENTINEL X200
FERNOX F1 e FERNOX F3
L'apparecchio è equipaggiato di un sistema antigelo che attiva la caldaia in modo riscaldamento quando la temperatura dell'acqua di man-
data impianto scende sotto i 6 °C. Il dispositivo non è attivo se viene tolta alimentazione elettrica e/o gas all'apparecchio. Se necessario,
utilizzare per la protezione dell'impianto idoneo liquido antigelo, che risponda agli stessi requisiti sopra esposti e previsti dalla norma UNI
8065.
In presenza di adeguati trattamenti chimico-fisici dell'acqua sia di impianto che di alimento e relativi controlli ad elevata ciclicità in grado di
assicurare i parametri richiesti, per applicazioni esclusivamente di processo industriale, è consentita l'installazione del prodotto in impianti
a vaso aperto con altezza idrostatica del vaso tale da garantire il rispetto della pressione minima di funzionamento riscontrabile nelle spe-
cifiche tecniche di prodotto.
La presenza di depositi sulle superfici di scambio della caldaia dovuti alla non osservanza delle suddette prescrizioni comporterà
il non riconoscimento della garanzia.
cod. 30902850 - Rev. 00 - 08/2017
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