ITALIANO
3.5 Collegamenti elettrici
Collegare il cavo in dotazione alla linea, rispettando la fase, il neutro e
la terra. Nella eventualità di una sostituzione del cavo di alimentazione,
operazione che comunque deve essere eseguita da un tecnico qualifica-
to, allacciare l'apparecchio con un cavo tipo H03V2 V2-F (3 x 0,75 mm
con Ø max 7 mm come quello dato in dotazione, inoltre il cavo di terra
deve essere di 30 mm più lungo dei cavi di alimentazione. Alimentare
l'apparecchio tramite un interruttore onnipolare con apertura tra i contat-
ti di almeno 3 mm. Per le operazioni di manutenzione togliere tensione
agendo sull'interruttore onnipolare.
b
Si declina ogni responsabilità per danni a persone, animali o cose
derivanti dalla mancata messa a terra dell'apparecchio e dalla rea-
lizzazione di un impianto elettrico non conforme alle norme vigenti.
Far verificare da personale professionalmente qualificato che l'impianto
elettrico sia adeguato alla potenza massima assorbita dall'apparecchio,
indicata in targa, accertando in particolare che la sezione dei cavi dell'im-
pianto sia idonea alla potenza assorbita dall'apparecchio.
Per l'alimentazione generale dell'apparecchio dalla rete elettrica, non è
consentito l'uso di adattatori, prese multiple e/o prolunghe.
L'uso di qualsiasi componente che utilizza energia elettrica comporta l'os-
servanza di alcune regole fondamentali quali:
- non toccare l'apparecchio con parti del corpo bagnate o umide e/o piedi
nudi
- non tirare i cavi elettrici
- non lasciare esposto l'apparecchio ad agenti atmosferici (pioggia, sole,
ecc.)
- non permettere che l'apparecchio sia usato da bambini o da persone
inesperte
- il cavo di alimentazione dell'apparecchio non deve essere sostituito
dall'utente.
In caso di danneggiamento del cavo spegnere l'apparecchio e, per la sua
sostituzione, rivolgersi esclusivamente a personale professionalmente
qualificato.
Allorché si decida di non utilizzare l'apparecchio per un certo periodo, è
opportuno spegnere l'interruttore elettrico di alimentazione a tutti i compo-
nenti dell'impianto che utilizzano energia elettrica.
Nell'eventualità di dover sostituire il cavo di alimentazione, utilizzare il
cavo fornito dal costruttore o dal servizio di assistenza tecnica.
3.6 Collegamento gas
b
Prima dell'accensione, accertarsi che l'apparecchio sia predisposto
per il funzionamento con il gas disponibile; questo è rilevabile dalla
scritta sull'imballo e dall'etichetta autoadesiva riportante la tipologia
di gas.
Determinare il diametro della tubazione secondo le norme vigenti.
Prima di effettuare l'installazione dell'apparecchio è opportuno soffiare la
conduttura del gas onde eliminare eventuali residui di lavorazione. Col-
legare l'apparecchio alla tubazione gas dell'impianto interno e inserire a
monte dell'apparecchio un rubinetto per l'intercettazione e l'apertura gas.
Gli apparecchi funzionanti a G.P.L. e alimentati con bombole provviste
di dispositivi di intercettazione e regolazione, devono essere collegati in
maniera tale da garantire condizioni di sicurezza per le persone e per
l'ambiente circostante.
Attenersi alle prescrizioni di norma.
Per la prima messa in funzione dell'apparecchio, far effettuare da perso-
nale professionalmente qualificato le seguenti verifiche
- controllo della tenuta interna ed esterna dell'impianto di adduzione del
combustibile
- controllo della portata del combustibile secondo la potenza richiesta
dall'apparecchio
- che l'apparecchio sia alimentato dal tipo di combustibile per il quale è
predisposto
- che la pressione di alimentazione del combustibile sia compresa nei
valori riportati in targhetta
- che l'impianto di alimentazione del combustibile sia dimensionato per la
portata necessaria all'apparecchio e che sia dotato di tutti i dispositivi di
sicurezza e controllo prescritti dalle norme vigenti.
b
In caso di assenza prolungata dell'utente dell'apparecchio, chiude-
re il rubinetto principale di adduzione del gas all'apparecchio.
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b
Non utilizzare i tubi del gas come messa a terra di apparecchi elet-
trici.
3.7 Collegamento acqua
)
2
Collegare l'apparecchio alla rete idrica e inserire un rubinetto di intercetta-
zione dell'acqua a monte dell'apparecchio, (disponibile a richiesta).
Guardando l'apparecchio, l'entrata acqua fredda è a destra, l'uscita ac-
qua calda è a sinistra.
b
Il circuito dell'acqua sanitaria non necessita di valvola di sicurezza,
ma è necessario accertarsi che la pressione dell'acquedotto non
superi i 6 bar. In caso di incertezza sarà opportuno installare un
riduttore di pressione.
b
Assicurarsi che le tubazioni del vostro impianto idrico non siano
usate come prese di terra del vostro impianto elettrico o telefonico.
Non sono assolutamente idonee a questo uso. Potrebbero verifi-
carsi in breve tempo gravi danni alle tubature ed all'apparecchio.
b
In caso di installazione esterna utilizzare esclusivamente tubi di
collegamento idraulici e rubinetteria in materiale metallico in quan-
to l'utilizzo di kit resistenze antigelo potrebbe danneggiare materiali
diversi da quelli indicati.
3.8 Sistema antigelo (Modelli per installazione
esterna)
L'apparecchio è equipaggiato di serie di un sistema antigelo automatico
che protegge il circuito sanitario dal gelo in caso di temperature ambiente
fino a -10°C.
b
Per usufruire di questa protezione, attuata con resistenze a filo
scaldante alimentate elettricamente, è necessario che vi sia ali-
mentazione elettrica. Ne consegue che qualsiasi mancanza di ali-
mentazione disattiva la protezione. La protezione antigelo è attiva
anche con apparecchio in stand-by.
b
Il sistema antigelo di serie protegge il circuito sanitario dello scal-
dabagno fino ai raccordi di collegamento idraulici (ingresso e uscita
acqua sanitaria). In caso di installazione all'esterno è necessario
proteggere adeguatamente i tubi di collegamento idraulici e i ru-
binetti.
3.9 Svuotamento dello scaldabagno
Per svuotare lo scaldabagno:
- chiudere il rubinetto generale della rete idrica
- aprire tutti i rubinetti dell'acqua d'utenza
- verificare che i rubinetti posti nei punti più bassi dell'impianto permetta-
no il completo svuotamento dello scaldabagno.
3.10 Trasformazione gas
La trasformazione da un gas di una famiglia ad un gas di un'altra famiglia
può essere fatta facilmente anche con apparecchio installato.
b
La trasformazione deve essere eseguita solo da personale abilitato
e qualificato ai sensi del D.M. 37 del 2008, vanno inoltre rispettate
le disposizioni contenute nelle norme UNI 7129 e 7131.
Lo scaldabagno viene fornito per il funzionamento a gas metano (G20)
oppure a GPL (G30/G31) secondo quanto indicato dalla targhetta pro-
dotto.
Esiste la possibilità di trasformare l'apparecchio da un tipo di gas all'altro
utilizzando gli appositi kit forniti su richiesta:
- kit trasformazione Metano
- kit trasformazione GPL