TP3 LN
5.5.4 Tubazioni vaso espansione e valvola di sicurezza
Le caldaie TP3 LN sono adatte per funzionare con circolazione d'acqua forzata sia con vaso d'espansione aperto che chiuso. Un vaso di
espansione è sempre necessario, per compensare l'aumento di volume dell'acqua dovuto al riscaldamento. Nel primo caso, l'altezza della
colonna idrostatica dovrà essere pari almeno a 3 metri sopra il mantello della caldaia e dovrà essere di capacità tale da contenere, tra il
pelo libero dell'acqua nel vaso e il tubo di troppo pieno, l'aumento di volume di tutta l'acqua dell'impianto. Sono da preferirsi vasi alti e stretti
in modo da esporre a contatto con l'aria la minor superficie d'acqua possibile, riducendo in tal modo l'evaporazione. Nel secondo caso, la
capacità del vaso di espansione chiuso deve essere calcolata tenendo conto di:
- volume totale dell'acqua contenuta nell'impianto
- pressione massima di esercizio dell'impianto
- pressione massima di esercizio del vaso di espansione
- pressione di precarica iniziale del vaso di espansione
La tubazione di espansione collega il vaso di espansione con l'impianto. Questa tubazione che partirà dall'attacco T3 (vedere tabella Di-
mensioni), non dovrà avere alcuna valvola di intercettazione. Installare sull'attacco T3 o sulla tubazione di mandata entro 0,5 metri dalla
flangia di partenza, una valvola di sicurezza dimensionata per la capacità della caldaia e in conformità con le normative locali e vigenti. È
vietato interporre qualsiasi tipo d'intercettazione tra la caldaia e il vaso d'espansione e tra la caldaia e le valvole di sicurezza, e si racco-
manda di usare valvole regolate per intervento non oltre la pressione massima di esercizio consentita.
5.5.5 Pompa ricircolo (Fig. 7)
La condensazione del vapore d'acqua contenuto nei fumi di scarico della caldaia (con-
densa) si presenta quando la temperatura dell'acqua di ritorno è minore di 55°C ed
è rilevante soprattutto durante l'accensione mattutina, dopo che la caldaia è rimasta
spenta tutta la notte. La condensa è acida e corrosiva e, con il tempo, intacca le lamiere
della caldaia. È quindi auspicabile l'adozione di una pompa di ricircolo, con funzione di
anticondensa, installata tra gli attacchi di mandata e di ritorno, a monte della eventuale
valvola miscelatrice. La pompa deve assicurare, durante i periodi di funzionamento de-
ll'impianto, una portata compresa tra il 20 e il 30% di quella totale; deve assicurare una
temperatura dell'acqua di ritorno non inferiore a 55°C, mentre la prevalenza richiesta
è modesta in quanto deve vincere solo la resistenza della caldaia e delle valvole. Per
rilevare l'effettiva temperatura di ritorno impianto con lo scopo di comandare la pompa
anticondensa o per gestire le funzioni di messa a regime in sistemi di termoregolazione,
è necessario predisporre un pozzetto portasonda da posizionare a una distanza equiva-
lente a 3÷5 diametri del tubo di ritorno a monte del punto di innesto idraulico.
5.6 Porta anteriore apertura e regolazione
Per i modelli TP3 LN l'incernieramento, il fissaggio e l'inversione dell'apertura della porta avvengono secondo la fig. 8. A tale scopo si
rendono necessarie le seguenti operazioni:
- La porta viene fornita di quattro staffe (pos. 3) e cerniere uguali.
- Per stabilire il senso di apertura DESTRA o SINISTRA svitare il dado (pos. 7), svitare e togliere il dado (pos. 6) DX o SX, avremo così
il lato di apertura della porta.
- La regolazione in altezza della porta avviene tramite il dado (pos. 2); a regolazione ultimata bloccare infine i grani (pos. 1).
- La regolazione longitudinale avviene tramite la vite (pos. 8).
Legenda (Fig. 8)
1 Grano di fissaggio
2 Dado di sostegno/regolazione porta
3 Staffa cerniera
4 Perno cerniera
5 Vite cerniera
6 Dado di fissaggio cerniera
7 Dado di fissaggio
8 Viti e dadi di fissaggio/regolazione staffa cerniera
cod. 3545458/0 - 10/2019
fig. 7
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