3.4.3
Trasmissione del moto
Particolare attenzione deve essere posta per il collegamento dell'albero in entrata al dispositivo di moto.
Quest'ultimo (riduttore oppure corona dentata) deve essere collegato in modo tale da garantire una totale
assenza di giochi torsionali e perfetta coassialità della trasmissione.
3.4.4
Individuazione degli alberi entrata ed uscita moto
Nel caso di intermittori standard essendo gli alberi dimensionalmente del tutto simili, per evitare errori di
montaggio, vengono apposte in prossimità degli alberi stessi la targhetta "INPUT" per individuare
l'albero entrata moto e la targhetta "OUTPUT" per individuare l'albero uscita moto.
Nel caso invece di intermittori serie IP-165, IP-200, IP-250 e IP-315 essendo questi ultimi provvisti
di alberi cavi passanti, l'albero entrata moto viene individuato dalla presenza della sede per chiavetta.
3.5
Messa fuori servizio
Togliere il lubrificante dall'intermittore e provvedere all'eliminazione secondo la normativa di
riferimento relativa allo smaltimento degli olii (AGIP BLASIA 320) e grassi (AGIP GR MU/EP) minerali.
4. Funzionamento
4.1
Destinazione e finalità per cui la macchina è stata prevista
Gli intermittori ad assi paralleli sono componenti meccanici in cui il moto rotatorio uniforme
dell'albero in entrata viene trasformato in un moto intermittente o oscillatorio dell'albero in uscita.
4.2
Carichi statici
L'intermittore è fornito di una propria cuscinetteria ed è in grado pertanto di sostenere carichi radiali e
carichi assiali.
E' necessario che i valori di carico assiale e carico radiale propri dell'applicazione risultino inferiore ai
valori massimi ammissibili che compaiono nella tabella IP04
4.3
Momento torcente
Elemento determinante per un uso corretto e sicuro dell'intermittore è il rispetto del momento torcente
ammissibile dovuto all'inerzia delle masse in movimento, all'attrito ed alla presenza di forze di lavoro
considerate come forze esterne al sistema.
Il momento torcente, espresso in Nm e proprio di ogni intermittore, è riportato nelle caratteristiche
tecniche dell'intermittore assieme ai coefficienti delle legge di moto Ca, Cv e Ck.
4.4
Rischi per usi impropri
Utilizzi dell'intermittore con valori di carico statico eccessivi (vedere 4.2) provocano:
- Non rispetto delle tolleranze di precisione
- Precoce usura della cuscinetteria
-Cedimento strutturale della cuscinetteria
Utilizzi dell'intermittore con valori di momento torcente eccessivi (vedere 4.3) provocano:
- Precoce usura del congegno (soprattutto perni folli)
- Danneggiamento o rottura dell'intermittore (perni folli e camma)
4.5
Rischi residui
Gli intermittori sono progettati al fine di rispondere ai requisiti di sicurezza della norma UNI EN 292,
rimangono alcuni rischi eliminabili unicamente all'atto dell'installazione dell'intermittore nell'impianto
di destinazione.
In particolare in funzione degli elementi mobili si possono presentare i seguenti rischi:
Elemento mobile
Tipo di rischio:
(*) L'insorgere di questo tipo di rischio è legato all'applicazione del micro e della camma di fase
All'atto dell'installazione devono pertanto essere previste opportune protezioni per eliminare i rischi
sopra menzionati.
La scelta tecnica del tipo di protezione deve essere in funzione dell'applicazione e comunque
rispondente alle normative di riferimento.
Albero entrata moto
Albero entrata moto
lato motorizzazione
lato opposto motorizzazione
-
Schiacciamento (*)
-
Cesoiamento (*)
Impigliamento
Impigliamento
Trascinamento
Trascinamento