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Selezionare la velocità desiderata con il selettore
con la manopola (13 Fig. 1a) per il modello B284 e, mantenendo una mano sul coperchio,
accendere il motore premendo il tasto
Nota: La scala numerica della manopola di selezione della velocità è puramente indicativa e non
indica il regime di velocità del motore.
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La maggiore parte dei drink richiede di operare ad alta velocità, posizionare il selettore
su "LOW" oppure la manopola di selezione della velocità (13 Fig. 1a) su valori bassi solo
quando si preparano piccole quantità o quando si deve solo mescolare.
7
Si può utilizzare anche la funzione "PULSE", ossia il funzionamento "momentaneo" a piena
velocità, premendo e tenendo premuto il tasto
desiderato.
Nota: La funzione "PULSE" può essere utile durante la preparazione di bevande dense che
tendono a "galleggiare" o per la frammentazione di frutta secca o simili che non riescono a
circolare nella zona di lavoro delle lame.
AVVERTENZE E SUGGERIMENTI
1.
Il frullatore è stato progettato anche per rompere il ghiaccio a secco e per preparare FROZEN
DRINKS partendo dal ghiaccio in cubetti. Da ricordare che operando con ghiaccio già rotto
aumenterà considerevolmente la durata dell'apparecchio.
2.
Il frullatore è stato progettato per garantire la perfetta preparazione delle ricette di FROZEN
DRINKS contenute nei testi internazionali delle associazioni IBA. Rispettando le quantità
indicate in tali ricettari si ottiene sempre la consistenza desiderata.
Particolari preparazioni inducono il frullatore a cavitare. Questo significa che c'è un rapporto
3.
non idoneo fra quantità di liquido e di ghiaccio. In questi casi, spegnere il frullatore, rimuovere
il coperchio, mescolare il prodotto con una spatola e quindi riprovare.
4.
Se si deve riscaldare o raffreddare una preparazione fatta con il frullatore, non inserire
direttamente il contenitore né in forno né in freezer. Questo potrebbe danneggiarlo. Piuttosto
svuotare il contenuto in un recipiente idoneo.
per i modelli B185 e B280 oppure
(Fig. 6).
per tutto il tempo di funzionamento
I
Fig. 6