3.4 Ricevimento
All'atto del ricevimento del distributore automatico occorre controllare che
lo stesso non abbia subito danni durante il trasporto.
Se si dovessero notare danni di qualsiasi natura si faccia immediatamente
reclamo al trasportatore.
Alla fine del trasporto l'imballo deve risultare integro, vale a dire non
deve:
– Presentare ammaccature, segni di urti, deformazioni o rotture dell'invo-
lucro contenitore.
– Presentare zone bagnate o segni che possano condurre a supporre che
l'involucro sia stato esposto alla pioggia, al gelo o al calore.
– Presentare segni di manomissione.
3.5 Disimballaggio
– Liberare il distributore dal suo imballo, tagliando il film protettivo in cui
è avvolto, lungo uno degli angolari di protezione.
– Togliere la chiave dal vano erogazione (Fig.3.3).
Aprire la porta del distributore e togliere il nastro adesivo dai componenti
di seguito elencati:
Copertura vano gettoniere/scheda tastiera
Contenitori prodotti.
I materiali di imballaggio non devono essere lasciati alla portata di per-
sone estranee, perchè potenziali fonti di inquinamento per l'ambiente.
Per lo smaltimento affidarsi ad aziende autorizzate.
4.0
INSTALLAZIONE
4.1 Posizionamento
– Come già specificato nel paragrafo "III Norme per la sicurezza", il distri-
butore automatico non è idoneo per essere installato all'esterno, deve
essere collocato in locali asciutti, con temperature che non scendano mai
sotto 1°C, non può essere installato in locali dove vengano utilizzati getti
di acqua per la pulizia (es. grandi cucine ...).
– Se posizionato vicino ad una parete, lo schienale deve avere una distanza
minima di 5 cm dalla stessa (Fig.4.1), per permettere la regolare venti-
lazione. In nessun caso coprire il distributore con panni o similari.
ATTENZIONE! Non posizionare l'apparecchio vicino ad oggetti infiam-
mabili, rispettando una distanza minima di sicurezza di 30 cm.
La Bianchi Vending Group S.p.A. declina ogni responsabilità per inconve-
nienti dovuti all'inosservanza delle norme di posizionamento.
Se l'installazione avviene in corridoi di evacuazione di sicurezza assicurarsi
che con il distributore a porta aperta rimanga comunque spazio sufficiente
al passaggio (Fig.4.1).
Per evitare che il pavimento si sporchi, causa cadute accidentali di prodotti,
utilizzare, se necessario, sotto il distributore, una protezione sufficientemente
larga a coprire il raggio d'azione dello stesso.
4.2 Collegamento rete elettrica
Accertarsi che l'alimentazione di rete corrisponda a quella indicata sul distri-
butore.
All'interno del distributore è presente 1 fusibile di protezione,
ubicato sulla scheda di alimentazione: T3,15A.
Si consiglia di controllare che:
– La tensione di rete di 230 V non abbia uno scostamento maggiore del ±
10%.
– La linea di alimentazione sia adatta a sopportare il carico del distributore
automatico.
– Utilizzare un sistema di protezione tecnico-differenziale.
– Posizionare l'apparecchio in modo tale che la spina rimanga accessibile.
L'apparecchio deve essere collegato ad una presa di terra in ottemperanza
alle vigenti norme.
Verificare in tal senso il collegamento del filo di terra dell'impianto affinchè sia
efficiente e risponda alle normative nazionali ed europee di sicurezza elettrica.
Se necessario richiedere l'intervento di personale professionalmente qualifi-
cato per la verifica dell'impianto.
– Il distributore è dotato di cavo di alimentazione H05VV-F 3x1 mm², con spina
SCHUKO (Fig.4.2).
– Le prese non compatibili con la spina dell'apparecchio devono essere
sostituite (Fig.4.3).
– E' vietato l'uso di prolunghe, adattatori e/o prese multiple.
La Bianchi Vending Group S.p.A. declina ogni responsabilità per danni
causati dall'inosservanza parziale o totale delle suddette avvertenze.
Se il cavo di alimentazione dovesse risultare danneggiato, scollegare imme-
diatamente dall'alimentazione elettrica
La sostituzione dei cavi di alimentazione deve essere effettuata
da personale qualificato
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Il distributore è dotato di interruttore di sicurezza (Fig.4.4) che toglie tensio-
ne a tutti gli utilizzatori, ogni qualvolta viene aperta la porta (vedi schema
elettrico).
In caso di necessità, quindi, aprire la porta o scollegare la spina dalla presa
dell'impianto.
– Per alcune operazioni è però necessario operare con porta aperta, ma
La chiave di esclusione delle sicurezze è custodita sotto l'esclusiva respon-
sabilità del tecnico installatore.
Ad ogni accensione del distributore avviene un ciclo di diagnosi per verificare la
posizione delle parti in movimento e la presenza dell'acqua e di alcuni prodotti.
4.3.1
Adottare solo ed esclusivamente il tubo in dotazione rispondente alla nor-
mativa "EN 61770" ed assicurarsi che la rete abbia una pressione compresa
tra 0,5 e 6,5 bar (in caso contrario utilizzare una pompa o un riduttore di
pressione, a seconda del caso).
4.4.1 Riempimento circuito idraulico
L'apparecchio provvede in maniera automatica al riempimento del circuito
idraulico.
La sequenza delle operazioni sarà:
– Accensione distributore
-
Al primo avviamento della macchina verrà effettuata una auto-installazione
che riempirà la caldaia espresso
erogando 300cc
– Al termine verrà richiesto l'in-
– Al termine del riempimento
Modalita' prima auto-installazione
Per Mono caldaia Espresso:
All'accensione del distributore l'acqua riempie l'airbreack.
Quando il galleggiante sarà in posizione alta la macchina inizierà un carico
automatico di acqua che continuerà finchè il ventolino non avrà contato il
passaggio di 300cc di acqua (verrà quindi erogata acqua tramite l'elettro-
valvola caffè).
La procedura verrà eseguita con la resistenza spenta.
Al termine verrà richiesto l'inserimento della data.
Per Caldaia Solubile :
All' accensione del distributore si riempie la caldaia in polisulfone fino al rag-
giungimento livello massimo della sonda; parte la pompa per 5 sec., richiesto
inserimento della data, inizia il riscaldamento.
4.4.2 Lavaggio parti a contatto con alimenti
A distributore acceso effettuare dei lavaggi dei miscelatori premendo i pulsanti
secondo quanto riportato alle funzioni di servizio al fine di eliminare ogni
possibile residuo di sporco dalla caldaia caffè e caldaia solubili.
– Lavarsi accuratamente le mani
– Preparare una soluzione disinfettante antibatterica a base di cloro (pro-
– Rimuovere tutti i contenitori prodotti dal distributore (Fig.4.7).
– Rimuovere dagli stessi i coperchi e gli scivoli prodotti (Fig.4.8). Immergere
– Rimuovere tutti i convogliatori polveri, imbuti acqua, camere e ventole
– Con un panno imbevuto della soluzione pulire anche le basi dei frullatori
7
4.3 Messa in servizio
Restano sotto tensione, la morsettiera del cavo di alimentazione.
distributore attivo.
E' possibile, per il tecnico installatore, operare in questo modo, inserendo
la speciale chiavetta in plastica (riarmo clixon) (fornita in dotazione nel
corredo del distributore automatico) nell'interruttore porta, ruotandola di
90° (Fig.4.4).
L'apertura e l'eventuale attivazione a porta aperta del distributore, devono
essere affidate esclusivamente a personale autorizzato all'esecuzione di
queste operazioni.
Non lasciare incustodito il distributore aperto.
ATTENZIONE
Il distributore non può essere installato in locali denominati "cucine
industriali".
Allacciamento alla rete idrica
4.4 Installazione
Modalita' prima installazione
serimento della data.
(Fig.4.5), effettuare dei lavaggi
del gruppo mixer per riempire tutti i circuiti e rimuovere eventuali residui
dalla caldaia.
Prima di dare tensione, accertarsi di avere collegato il distributore
alla rete idrica e di avere provveduto ad aprire il rubinetto dell'acqua.
Effettuare la prima installazione per distributori con serbatoio autonomo
rimuovendo l'eventuale filtro dal serbatoio stesso.
dotti reperibili presso negozi farmaceutici) seguendo scrupolosamente le
indicazioni riportate sul prodotto stesso.
-
Prima di rimuovere il contenitore provvedere ad abbassare lo
sportellino per evitare una fuoriuscita accidentale del prodotto solubile
in esso contenuto (fig. 4.6).
tutto nella soluzione precedentemente preparata.
di frullatura, tubi al silicone ed immergere anche questi particolari nella
soluzione preparata (Fig.4.9).
(Fig.4.10).
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