Nota: Posizionare l'operatore perfettamente orizzontale verificandone l'esatta
posizione usando una livella a bolla d'aria.
- nella struttura portante del cancello o nel fascione trasversale del cancello;
- nel caso mancassero queste possibilità è preferibile fissare al cancello una
piastra aggiuntiva che servirà poi da piastra di supporto.
con l'anello elastico e vite M6 x 10 (fig. 2 pag. 3).
mento di tutti gli elementi.
meccaniche sulla vite e bloccarle stringendo a fondo l'apposita vite.
Le battute meccaniche garantiscono una posizione certa di finecorsa per il fun-
zionamento dell'attuatore consentendo l'autoprogrammazione del sistema.
Per tanto verificarne la perfetta posizione in base all'apertura desiderata e il
perfetto bloccaggio sulla vite.
"11" nella sua sede e fissarlo sul riduttore con le
2 viti M6 x 16 A B
chiave conservandola in luogo sicuro e di facile reperimento.
2,2 m fino a 3,5 m sarà necessaria l'applicazione di
un'elettroserratura di blocco per garantire il blocco dell'anta in chiusura.
Importante! Il modello è provvisto di battute meccaniche registrabili "7" e
"9". Allentare le viti di fissaggio e portare gli anelli "7" e "9" ognuno nel punto
più opportuno di apertura e di chiusura, quindi bloccare ciascun anello con la
propria vite.
SBLOCCO MANUALE
L'operazione di sblocco va eseguita solamente a motore fermo al fine di attuare
la manovra di emergenza in caso di assenza di tensione di rete.
Per sbloccare l'anta del cancello munirsi della chiave in dotazione all'apparec-
chiatura. Essa deve essere conservata in luogo sicuro e di facile reperimento.
Per sbloccare:
a)
alzare la protezione della serratura;
b)
inserire la chiave di sblocco e girarla 90 gradi in senso orario;
c)
far scivolare indietro la copertura dello sblocco;
d-e) far ruotare la levetta dello sblocco 180 gradi;
f)
In questa posizione il sistema è sbloccato ed il cancello può essere mano-
vrato manualmente,
-
nel caso si voglia mantenere sbloccato il motore, chiudere la copertura.
Per ribloccare:
f
Note: Per facilitare l'operazione di riarmo se necessario muovere leggermente
l'anta.
Non forzare, se si dovessero trovare punti duri spostare leggermente
il cancello dalla posizione in modo da facilitare l'operazione di riag-
gancio dei denti delle ruote dentate all'interno del riduttore.
PROGRAMMATORE ELETTRONICO
Programmatore per motori in corrente continua con encoder con ricevente
incorporata, che permette la memorizzazione di 300 codici utente. La decodifica
è di tipo 'rolling code', e la frequenza di funzionamento è di 433 MHz (S449).
La velocità di rotazione dei motori è controllata elettronicamente, con partenza
lenta e successivo incremento; la velocità viene ridotta con anticipo rispetto
all'arrivo in battuta, in modo da ottenere un arresto controllato.
La programmazione, eseguibile mediante un solo pulsante, permette la
regolazione del sensore di sforzo e della corsa totale della porta.
L'intervento del sensore antischiacciamento/anticonvogliamento causa l'in-
versione del moto.
Attenzione! In nessun punto della scheda del programmatore è pre-
sente la tensione a 230 Vac: si ha solamente la bassissima tensione
di sicurezza. Per la conformità alla normativa sulla sicurezza elettrica,
è proibito collegare i morsetti 9 e 10 direttamente ad un circuito dove
sia applicata una tensione superiore a 30 Vac/dc.
"4"
5
(fig. 6a - 6f pag. 4)
a
Attenzione! Per il corretto funzionamento del programmatore è
necessario che le batterie incorporate siano in buono stato: in
assenza di tensione di rete, se le batterie sono scariche, si verifica
la perdita del controllo della posizione dell'anta con conseguente
segnalazione di allarme e riposizionamento automatico. Controllare
delle batterie
Il programmatore ha la facoltà di attivare automaticamente il motore
quando sul display appare
lampeggio di 10 secondi.
-
centralina, verificare che il movimento del cancello eseguito in
modo manuale (con motore sbloccato) non abbia punti di resistenza
particolarmente marcata.
pensata per ridurre il consumo della batteria in assenza di tensione
di rete; collegare pertanto le fotocellule ed i dispositivi di sicurezza.
tensione all'uscita CTRL 30 Vdc, e se le sicurezze risultano a riposo
attiva il motore.
di eseguire l'autotest (abilitabile mediante i DIP 7 e 8) per la verifica
del corretto funzionamento dei dispositivi di sicurezza.
La presenza del sensore di corrente non elimina l'obbligo di installare
le fotocellule o altri dispositivi di sicurezza previsti dalle normative
vigenti.
tensione e la frequenza riportate sulla targhetta caratteristiche corri-
spondano a quelle dell'impianto di alimentazione.
interruttore onnipolare, con distanza di apertura tra i contatti di almeno
3 mm.
mità dei cavi da inserire in morsettiera; utilizzare cavo con marcatura
T min 85°C resistente agli agenti atmosferici.
della morsettiera in modo che tale fissaggio serri sia l'isolamento che
il conduttore (è sufficiente una fascetta).
COLLEGAMENTI ALIMENTAZIONE CENTRALINA 230 Vac
separata a due vie che è già collegata al primario
del trasformatore.
PREPARAZIONE CAVO COLLEGAMENTO MOTORE (fig 10 - 11)
10 metri di cavo a sei poli da tagliare secondo le esigenze
dell'impianto.
11).
alla centralina; l'ordine dei morsetti 1...6 è identico sul motore e sulla
centralina.
Motore 1
1-2
Alimentazione motore 1
3-4-5-6
Ingressi per segnali encoder 1
Motore 2
1-2
Alimentazione motore 2
3-4-5-6
Ingressi per segnali encoder 2
serrare a fondo le quattro viti di chiusura M5 x 10 .
8
: questo viene segnalato da un pre-
e prima di dare tensione alla
N
L
PC
M1
1
PC
Verifica
-
B