Nota – L'ID ricevuto dalla centrale è costituito da un numero legato
univocamente al trasmettitore, al tasto premuto e all'indirizzo del di-
spositivo ETWI che ha inviato il dato alla centrale. Questo significa che:
a) Quando vengono premuti i vari tasti presenti su uno stesso trasmet-
titore, ogni tasto genera un ID diverso da quelli generati dagli altri tasti.
b) Due dispositivi ETWI collegati allo stesso ingresso WIEGAND della
centrale (ma con indirizzo diverso), se ricevono lo stesso segnale radio
trasmesso un trasmettitore, generano due ID diversi verso la centrale.
n 03. A questo punto, verificare nel manuale della centrale se e in che
modo è possibile configurare manualmente i vari campi che compongo-
no il messaggio WIEGAND ricevuto dalla centrale (questo permettereb-
be successivamente di distinguere le singole informazioni contenute nel
messaggio WIEGAND). u Se questa opzione è disponibile: fare ri-
ferimento al Capitolo 5 (nel presente manuale) per identificare le singole
informazioni che compongono il messaggio WIEGAND. Infine riportare
queste informazioni nel software della centrale. u Se questa opzione
non è disponibile: l'utente potrà leggere l'ID del messaggio WIEGAND
rilevato tramite il software della centrale, però non potrà visualizzare le
informazioni di secondo livello (il codice del trasmettitore che ha tra-
smesso, il tasto che è stato premuto, l'indirizzo del dispositivo ETWI che
ha comunicato con la centrale) contenute nel messaggio.
• Associazione del trasmettitore a un utente e configu-
razione dei permessi
n 04. Sulla centrale: dopo aver ottenuto l'ID del trasmettitore, usare
il software di gestione della centrale per associare questo ID al nome
dell'utente che lo utilizzerà. Successivamente, fare riferimento al ma-
nuale della centrale per configurare le opzioni consentite ad ogni utente
(ID): per esempio, i permessi di accesso ai varchi, le fasce orarie in cui è
possibile l'accesso, la funzione di sicurezza "anti-passback" ecc.
3 – Italiano
5 - APPROFONDIMENTI
La formattazione dei dati in un messaggio WIEGAND è schematizzata
nelle Tabelle D, E, F, G. Ogni tabella mostra come vengono strutturati i
bit in una determinata modalità-bit.
• Tabella D - Informazioni trasmesse in modalità 26 bit. La parità
pari viene calcolata sui primi 12 bit (dal 2° al 13° compresi). La parità
dispari viene calcolata sugli ultimi 12 bit (dal 14° al 25° compresi).
MSB = bit più significativo, LSB = bit meno significativo.
• Tabella E - Informazioni trasmesse in modalità 30 bit. La parità
pari viene calcolata sui primi 14 bit (dal 2° al 15° compresi). La parità
dispari viene calcolata sugli ultimi 14 bit (dal 16° al 29° compresi).
MSB = bit più significativo, LSB = bit meno significativo.
• Tabella F - Informazioni trasmesse in modalità 34 bit. La parità
pari viene calcolata sui primi 16 bit (dal 2° al 17° compresi). La parità
dispari viene calcolata sugli ultimi 16 bit (dal 18° al 33°). MSB = bit più
significativo, LSB = bit meno significativo.
• Tabella G - Informazioni trasmesse in modalità 37 bit. La parità
pari viene calcolata sui primi 18 bit (dal 2° al 19° compresi). La parità
dispari viene calcolata sugli ultimi 12 bit (dal 19° al 36° compresi).
MSB = bit più significativo, LSB = bit meno significativo.
AVVERTENZA! – ETWI organizza i dati del messaggio WIEGAND nella
modalità che l'installatore sceglie in base alle caratteristiche della cen-
trale in uso (una tra le modalità a 26, 30, 34, 37 bit). In alcuni casi,
nonostante la compatibilità di formattazione dei dati (ovvero, la modalità
scelta è quella richiesta dalla centrale), alcuni software delle centrali ma-
scherano o non considerano delle parti del messaggio e questo potreb-
be generare dei malfunzionamenti del sistema.