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Itterizia
L'itterizia è una manifestazione caratterizzata dalla comparsa di colorito giallo sulla cute e gli occhi, provocata
da un'eccessiva concentrazione di bilirubina nel sangue. La bilirubina è un normale prodotto di degradazione
derivato dalla distruzione degli eritrociti, che il fegato provvede ad espellere dall'organismo. Prima del parto,
la bilirubina del bambino viene smaltita ed escreta dal fegato della madre mentre, dopo la nascita, il bambino
deve provvedere ad eliminarla autonomamente. Potrebbero essere necessari diversi giorni prima che il sistema
del neonato cominci a smaltire la bilirubina nel sangue più velocemente di quanto questa venga prodotta.
I bambini prematuri, sottoalimentati o appartenenti a determinati gruppi etnici sono più a rischio di sviluppare
l'itterizia. Il primo controllo è quello dell'osservazione della cute per accertarsi della comparsa di colorito giallo.
Si tratta comunque di un'analisi soggettiva ed incline ad errori, a causa della varietà dei colori di pelle esistenti
e della diversità delle età gestazionali. Generalmente, nei neonati a termine la bilirubinemia raggiunge livelli
di picco da 4 a 5 giorni dopo il parto, mentre nei bambini prematuri i livelli di picco possono essere raggiunti
più tardi. In caso di continuo aumento dei livelli sierici di bilirubina, il neonato è a rischio di ittero nucleare o
encefalopatia bilirubinica (deposito di bilirubina nel cervello a livelli tossici in grado di provocare un danno
neurologico permanente).
Istruzioni teoriche
L'analizzatore BiliChek va impiegato orientando la luce bianca sulla cute del neonato e misurando l'intensità
delle specifiche lunghezze d'onda riflesse dalla cute. Conoscendo lo spettro di assorbimento dei componenti
della cute, è possibile sottrarre le componenti interferenti determinando, di conseguenza, la concentrazione
di bilirubina. Questa operazione viene denominata misurazione transcutanea della bilirubina.
I fotoni di determinate lunghezze d'onda sono assorbiti in modo preferenziale da alcune molecole. Tracciando
graficamente l'assorbimento in funzione della lunghezza d'onda è possibile visualizzare gli spettri di
assorbimento caratteristici delle specifiche molecole. Ad esempio, la melanina ha uno spettro di assorbimento
quasi lineare nello spettro visibile e, come avviene per il fenomeno di scattering, esiste un maggiore
assorbimento dei fotoni con lunghezze d'onda più brevi rispetto a quello della zona rossa dello spettro.
Al contrario, l'emoglobina è una sostanza assorbente molto più complessa in quanto l'ossiemoglobina e la
deossiemoglobina hanno profili differenti. L'assorbimento massimo dei fotoni da parte della bilirubina avviene
ad una lunghezza d'onda di 460 nm e si verifica nella porzione blu dello spettro. Questo è il motivo per cui per
la fototerapia si preferiscono spesso le luci blu. A livello di questa zona dello spettro, tra l'altro, l'assorbimento
di emoglobina è relativamente basso.
La luce riflessa dalla cute dei neonati e raccolta dall'analizzatore BiliChek viene analizzata con un algoritmo
brevettato ed altamente sofisticato per generare una misurazione della bilirubina sierica. Le componenti
principali della cute (vedere la figura) che influiscono sulla riflettanza spettrale nei neonati sono (1) maturità
dermica, (2) melanina, (3) emoglobina e (4) bilirubina. L'intensità della luce riflessa viene convertita in unità di
assorbanza, Densità Ottica (OD), per l'analisi. L'OD totale a ciascuna lunghezza d'onda misurata equivale alla
somma delle OD delle singole componenti. A livello matematico viene rappresentata come segue:
OD
= OD
+ OD
+ OD
+ OD
totale
derm
mel
emo
bili
BiliChek manuale dell'utente