Consigli per l'uso e la manutenzione
Tutti gli interventi di manutenzione devono essere eseguiti da personale qualificato. Prima
di chiedere comunque l'intervento dell'Assistenza Tecnica per un sospetto guasto, verificare
che il mancato funzionamento non dipenda da altre cause esterne.
Eventuali sostituzioni di particolari
Disinserire l'apparecchio dalla rete elettrica.
Rimuovendo la calotta di protezione si può intervenire sulle parti elettriche. Per intervenire
sul termostato (fig. 4) occorre scollegarlo dalla rete elettrica e sfilarlo dalla sede. Per poter
intervenire sulla resistenza (R fig. 5) bisogna prima svuotare l'apparecchio e svitare le
viti di fissaggio flangia.
Nella fase di montaggio prestare attenzione affinché la posizione della guarnizione (Z
fig.5) sia quella originale (dopo ogni rimozione è consigliabile sostituire la guarnizione).
Riattivazione della sicurezza bipolare
In caso di surriscaldamento anomalo dell'acqua, un interruttore termico di sicurezza,
conforme alle norme CEI-EN, interrompe il circuito elettrico su ambedue le fasi di
alimentazione alla resistenza.
In tal caso chiedere l'intervento dell'Assistenza Tecnica.
Dispositivo contro le sovra-pressioni
Il dispositivo contro le sovra-pressioni deve essere fatto funzionare regolarmente ogni
mese per rimuovere i depositi di calcare e per verificare che non sia bloccato.
Avvertenze
• Prestare attenzione che i rubinetti dell'acqua calda dell'impianto siano a perfetta tenuta,
in quanto ogni gocciolamento si traduce in un consumo di energia e in un aumento
della temperatura dell'acqua con conseguente formazione di vapore e pressione
pericolosa.
• Lo scaldacqua è provvisto di un anodo di magnesio (N fig.5) in qualità di protezione
anodica del serbatoio ed è situato sulla flangia.
La durata dell'anodo è proporzionale:
o alla temperatura media dell'acqua contenuta nel serbatoio,
o alla composizione chimica dell'acqua,
o alla frequenza dei prelievi.
L'anodo montato in fabbrica è previsto per un'efficienza di circa due (2) anni, ovviamente
nelle
condizioni di esercizio medio. È comunque preferibile procedere ogni 12÷18
mesi alla verifica dello stato dell'anodo, che deve presentare una superficie abbastanza
omogenea.
Qualora il diametro scenda al di sotto dei 10÷12 mm, è consigliabile la sostituzione
con un anodo originale. Questa operazione è bene che sia eseguita da personale
autorizzato.
• Qualora ci si trovi in presenza di acque particolarmente "dure" è consigliabile operare
periodicamente delle "decalcificazioni" con una soluzione al 10÷20 % di acido cloridrico
e fosforico. Sono altrettanto validi prodotti specifici per le "decalcificazioni" (usati
normalmente per le caldaie da riscaldamento) con i quali raccomandiamo di rispettare
le istruzioni ad essi allegate.
Nelle operazioni si dovrà procedere come segue:
- disconnettere l'apparecchio dalla rete di alimentazione elettrica e idraulica e procedere
allo svuotamento;
- riempire il serbatoio con la soluzione di acqua ed acido in maniera conforme alle
istruzioni d'impiego del prodotto;
- lasciare agire la soluzione facilitando, possibilmente, l'operazione di "decalcificazione"
operandocon una pompa affinché si attui il ricircolo tra tubo di uscita acqua calda ed
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