Nel ringraziarVi per la preferenza accordata a questo prodotto, la ditta è certa che
da esso otterrete le prestazioni necessarie al Vostro uso.
Leggete attentamente l'opuscolo "AVVERTENZE" ed il "LIBRETTO ISTRUZIONI"
che accompagnano questo prodotto in quanto forniscono importanti indicazioni
riguardanti la sicurezza, l'installazione, l'uso e la manutenzione.
Questo prodotto risponde alle norme riconosciute della tecnica e della disposi-
zioni relative alla sicurezza . Confermiamo che è conforme alle seguenti direttive
europee: 2004/108/CEE, 2006/95/CEE e loro modifiche successive.
1) GENERALITÀ
L'automazione E5, è costituita da un compatto motoriduttore elettromeccanico di
minimo ingombro, che grazie alla sua versatilità può essere applicato su qualsiasi
pilastro o colonnina. Il bloccaggio del cancello in chiusura è garantito da una
elettroserratura, e la manovra manuale d'emergenza si esegue facilmente, dopo
avere sbloccato l'elettroserratura con la chiave personalizzata in dotazione, grazie
alla reversibilità del motoriduttore.
La totale sicurezza contro lo schiacciamento è garantita da una frizione a dischi
multipli, ed il funzionamento a fine corsa è regolato con temporizzatore.
Il motoriduttore (fig.1) è costituito da : Monoblocco motore "M", Riduttore epicicloidale
"R", Frizione meccanica a dischi multipli "F", Braccio di spinta "B".
2) DATI TECNICI
Alimentazione
monofase 230 V~ ±10% 50 Hz (*)
Motore
1400 min
Potenza massima
200 W
Rapporto di riduzione
1/1296
Condensatore
8 µF
Assorbimento
0.8 A
Lubrificazione
grasso permanente
Massima coppia
300Nm
Velocità di apertura
22 s (~ 6,5°/s)
Peso massimo anta
2000N (~200 kg)
Massima lunghezza anta
1800 mm
Massimo grado apertura
180° (con braccio come da Fig.10)
Reazione all'urto
Frizione meccanica multidischi
Manovra manuale
Sblocco elettroserratura con chiave
N° manovre in 24 h
50
Condizioni ambientali
-10 °C +60 °C
grado di protezione
IP 44
Peso operatore
8 kg
Dimensioni
Vedere fig.2
(*) Tensioni speciali a richiesta
3) INSTALLAZIONE DELL'AUTOMAZIONE
3.1) Verifiche preliminari
Controllare che:
-
Che la struttura del cancello sia sufficientemente robusta. La posizione di
fissaggio deve essere valutata secondo la struttura dell'anta. In ogni caso, il
braccio di manovra deve spingere in un punto dell'anta rinforzato.
-
Che le ante si muovano manualmente e senza sforzo per tutta la corsa. Se il
cancello non è di nuova installazione, controllare lo stato di usura di tutti i
componenti.
Sistemare o sostituire le parti difettose o usurate.
L'affidabilità e la sicurezza dell'automazione è direttamente influenzata dallo
stato della struttura del cancello.
3.2) Applicazioni previste
La posizione standard di montaggio del Mod. E5 è rappresentata in fig.3. Tutta-
via se si vuole automatizzare un cancello pedonale con anta fino a 1,4 metri di
lunghezza, si può aumentare la velocità di apertura avvicinando la posizione di
attacco cancello "A" al cardine (fig.4) o accorciando la leva snodata "L2" (fig.5).
Se la quota minima di 210mm del disegno di fig.6 non può essere rispettata
a causa della presenza di un muro in angolo, si può utilizzare il braccio a slitta
(fig.7) ; in questo caso però l'anta deve avere una lunghezza massima fino a 1,6
metri ed un peso massimo di 100kg.
Se la misura massima di 200mm (fig.3) non può essere rispettata a causa del
pilastro troppo grosso, si può usare la versione E5L con entrambi i bracci "L1-L2"
allungati (fig.8). Per Cancelli pesanti con ante fino a 2 metri e 200 kg di peso, si
può richiedere il braccio "L2" allungato (fig.9) che sviluppa una maggiore forza; in
questo caso, tenere presente che il tempo di apertura aumenta perché aumenta-
no i gradi di rotazione della leva "L1". Se si vuole automatizzare un cancello con
apertura angolare di 180° (fig.10) o se nel pilastro non c'è spazio per applicare il
motore, è possibile eseguire uno scanso nell'anta in corrispondenza al cardine del
cancello (fig.11); in questo caso il peso dell'anta non deve essere sostenuto dal
motoriduttore e la singola anta deve avere una lunghezza massima di 1,6 metri
ed un peso massimo di 100kg.
ATTENZIONE ! L'attuatore mod. E5 non deve essere installato con il gruppo
frizione rivolto verso il basso.
6 -
E5
MANUALE PER L'INSTALLAZIONE
-1
4) ANCORAGGIO DEL MOTORIDUTTORE
La piastra di sostegno del motoriduttore, viene fissata al pilastro nei seguenti modi:
-
Se il pilastro è di metallo, con una robusta saldatura elettrica (fig.12).
-
Se il pilastro è in muratura, la piastra dovrà essere ancorata in profondità
mediante idonee zanche "Z" saldate sul retro della stessa (fig.13).
-
Se il pilastro è di pietra, ed il cancello è piccolo e non richiede molta forza per
l'apertura, si può fissare la piastra con quattro tasselli metallici ad espansione
"T" (fig.14).
-
Se il pilastro è di pietra ed il cancello è grande, saldare la piastra su una contropiastra
angolare "C", fissata con quattro tasselli ad espansione (fig.15).
-
Terminato il fissaggio della piastra di ancoraggio si monta il motoriduttore
(fig.16).
-
A cancello chiuso, allentare la frizione (fig.23) e posizionare il braccio motore
in modo che formi un angolo di pressione come indicato nelle varie figure di
posizionamento.
-
Bloccare provvisoriamente (con pinze a scatto) l'attacco "A" (fig.17) all'anta
ed eseguire l'apertura manuale dell'anta. Controllare che il braccio motore
non crei condizioni di pericolo di schiacciamento o imbrigliamento durante
tutto il movimento.
-
Fissaggio la forcella di attacco "A" all'anta (fig.17) praticando quattro fori filettati
"F" nel punto prescelto.
-
Fare attenzione che il braccio risulti ben livellato (fig.18).
-
Nei motoriduttori con braccio a slitta Mod. E5S, la slitta "S" viene fissata con
la feritoia di scorrimento rivolta verso il suolo (fig.19); essa deve risultare alla
massima distanza dal pilastro permessa dal braccio "L1".
5) APPLICAZIONE DELL'ELETTROSERRATURA
La reversibilità del motoriduttore rende necessaria l'applicazione di una elet-
troserratura.
Il tipo di elettroserratura fornito dalla ditta è il Mod. EBP (fig.20). Costituita da un
elettromagnete a servizio continuo con aggancio al suolo. In questo dispositivo
l'eccitazione rimane per tutto il tempo di lavoro del motoriduttore, consentendo
al dente di aggancio "D" di arrivare in battuta di chiusura sollevato, evitando
strisciamenti al suolo che potrebbero compromettere il movimento.
Nel caso di cancello a due ante, l'anta con elettroserratura deve chiudersi per
ultima. Utilizzare una centralina di comando con la regolazione di ritardo in
chiusura della seconda anta.
6) BATTUTE DI ARRESTO
È obbligatorio posizionare le battute di arresto "F" (fig.21), sia in apertura che in
chiusura, per fermare la corsa delle ante nella posizione desiderata.
7) PREDISPOSIZIONE IMPIANTO ELETTRICO
Predisporre l'impianto elettrico come indicato in fig.22 facendo riferimento alle
norme vigenti per gli impianti elettrici CEI 64-8, IEC364, armonizzazione HD384
ed altre norme nazionali. Tenere nettamente separati i collegamenti di alimenta-
zione di rete dai collegamenti di servizio (fotocellule, dispositivi di comando ecc.).
In fig.22 è riportato il numero di collegamenti e la sezione per una lunghezza
di 100 metri; per lunghezze superiori, calcolare la sezione per il carico reale
dell'automazione.
I componenti principali per una automazione sono (fig.22):
I
Interruttore onnipolare omologato con apertura contati di almeno 3,5
mm provvisto di protezione contro i sovraccarichi ed i corto circuiti,
atto a sezionare l'automazione dalla rete. Se non presente, prevedere
a monte dell'automazione un interruttore differenziale omologato di
adeguata portata con soglia da 0,03A.
QR
Quadro comando e ricevente incorporata
SPL
Scheda di preriscaldamento a bordo del quadro per funzionamento a
temperature inferiori ai -10°C (opzionale)
S
Selettore a chiave
AL
Lampeggiante con antenna accordata
M
Operatori
E
Elettroserratura
Fte,Fre Coppia fotocellule esterne
Fti,Fri
Coppia fotocellule interne con colonnine
T
Trasmittente 1-2-4 canali
ATTENZIONE!
Per il collegamento degli accessori riferirsi ai relativi manuali
istruzione. I quadri di comando e gli accessori devono essere adatti all'utilizzo
e conformi alle normative di sicurezza vigenti.
8) REGOLAZIONE COPPIA MOTORE (FRIZIONE)
La regolazione di coppia del motore si effettua nel motoriduttore mediante una
frizione meccanica a dischi multipli (fig.23).
La regolazione della frizione, eseguita da personale qualificato (installatore), deve
essere tarata per la minima forza necessaria ad effettuare la corsa di apertura
e chiusura completa. Comunque non deve superare i valori di spinta in punta