2.8.2
Collegamento a canne
fumarie esistenti
Il condotto di scarico ø 80 o ø 60 può esse-
re collegato anche a canne fumarie esi-
stenti. Quando la caldaia lavora a bassa
temperatura è possibile utilizzare le norma-
li canne fumarie alle condizioni seguenti:
– La canna fumaria non deve essere utiliz-
zata da altre caldaie.
– L'interno della canna fumaria deve esse-
re protetta dal contatto diretto con le
condensa della caldaia. I prodotti della
combustione devono essere convogliati
con una tubazione flessibile o con tubi
rigidi in plastica del diametro di circa
100-150 mm provvedendo al drenaggio
sifonato della condensa al piede della
tubazione. L'altezza utile del sifone deve
essere almeno 150 mm.
2.9
SCARICO FORZATO
TIPO B23P-B53P (fig. 10/a)
Questa tipologia di scarico si effettua con il
condotto di scarico ø 60 fornito nel mantel-
lo della OPEN DGT HE -E, oppure con lo
sdoppiatore cod. 8093050 nelle versioni
OPEN DGT HE -I. Per queste versioni pro-
teggere l'aspirazione con l'accessorio optio-
nal cod. 8089501(fig. 10/a).
La perdita di carico massima consentita-
non dovrà risultare superiore a 13 mm
H
O (vers. 20) - 15 mm H
2
30).
ATTENZIONE: Lo sviluppo totale del con-
dotto di scarico non deve comunque supe-
rare i 50 m, anche se la perdita di carico
totale risulta inferiore alla massima appli-
cabile.
Poiché la lunghezza massima del condotto
TABELLA 3
Posizione del terminale
A - sotto finestra
B - sotto apertura di aerazione
C - sotto gronda
D - sotto balconata (1)
E - da una finestra adiacente
F - da una apertura di aerazione adiacente
G - da tubazioni o scarichi verticali o orizzontali (2)
H - da un angolo dell'edificio
I - da una rientranza dell'edificio
L - dal suolo o da altro piano di calpestio
M - fra due terminali in verticale
N - fra due terminali in orizzontale
O - da una superficie frontale prospicente
senza aperture o terminali
P - idem, ma con apertura o terminali
1) I terminali sotto una balconata praticabile devono essere collocati in
posizione tale che il percorso totale dei fumi, dal punto di uscita degli
stessi al loro sbocco dal perimetro esterno della balconata, compresa
l'altezza della eventuale balaustra di protezione, non sia inferiore a
2000 mm.
2) Nella collocazione dei terminali, dovranno essere adottate distanze
non minori di 1500 mm per la vicinanza di materiali sensibili all'azione
dei prodotti della combustione (ad esempio gronde o pluviali in mate-
riale plastico, sporti in legname, ecc.), a meno di non adottare misure
schermanti nei riguardi di detti materiali.
14
di scarico viene determinata sommando le
perdite di carico dei singoli accessori inseri-
ti, per il calcolo fare riferimento alle Tabelle
1-1/a.
2. 1 0
POSIZIONAMENTO
TERMINALI DI SCARICO (fig. 11)
I terminali di scarico per apparecchi a tirag-
gio forzato possono essere situati sulle
pareti perimetrali esterne dell'edificio.
A titolo indicativo e non vincolante, riportia-
mo nella Tabella 3 le distanze minime da
O (vers. 25-
2
rispettare facendo riferimento alla tipologia
di un edificio indicato in fig. 11.
Per il posizionamento dei terminali di sca-
r ico
att ener si
7129/2001,
26/08/93, alle norme dei Vigili del Fuoco
e alle disposizioni emanate da Comuni,
Apparecchi da 7 fino a 35 kW
(distanze minime in mm)
alla
nor ma
UNI
al
DPR n. 412
del
600
600
300
300
400
600
300
300
300
2500
1500
1000
2000
3000
8089501
Fig. 10/a
Regioni ed enti preposti per la salute pub-
blica.
2. 1 1
ALLACCIAMENTO ELETTRICO
La caldaia è fornita con cavo elettrico di ali-
mentazione che, in caso di sostituzione,
dovrà essere richiesto alla SIME.
L'alimentazione dovrà essere effettuata con
tensione monofase 230V - 50Hz attraver-
so un interruttore generale protetto da fu-
sibili con distanza tra i contatti di almeno 3
mm. Rispettare le polarità L - N ed il colle-
gamento di terra.
NOTA: L'apparecchio deve essere collegato
ad un efficace impianto di messa a terra.
La SIME declina qualsiasi responsabilità
per danni a persone o cose derivanti dalla
mancata messa a terra della caldaia.
Fig. 11