loro lunghezza (A Fig. 5).
Quando è inserito al massimo, il gioco minimo deve essere di 4 cm
(B Fig. 5).
Se ciò non fosse possibile, interpellare il Servizio Tecnico della
Ditta Costruttrice.
Prima di inserire la presa di forza, accertarsi che la velocità di
rotazione corrisponda a quella prevista dalla macchina (540
giri/min - 1000 giri/min).
4.3.1 ALBERO CARDANICO CON FRIZIONE A
DISCHI REGISTRABILI
L'abero cardanico è dotato di frizione di sicurezza per proteggere
gli organi di trasmissione della macchina da sforzi e sovraccarichi
eccessivi.
La frizione è tarata per un impiego medio, se durante il lavoro
slittasse, sarà necessario stringere di mezzo giro uniformemente
tutti i dadi che chiudono le molle e verificare il funzionamento del
dispositivo dopo circa 200 metri di lavoro. Se necessario ripetere
l'operazione. L'operazione di regolazione della frizione va esegui-
ta al contrario (svitando i dadi) se la frizione è bloccata.
Se nonostante siano stati avvitati tutti i dadi la frizione slittas-
se ancora, è necessario sostituire i dischi di attrito perché
potrebbero essere usurati o perché le molle sono esauste.
Non serrare mai a fondo i dadi, poiché in tal modo si elimina
la funzione delle molle e quindi della frizione a danno degli
organi di trasmissione.
4.3.2 ALBERO CARDANICO CON FRIZIONE
AUTOMATICA
A richiesta dell'utilizzatore, la Ditta Costruttrice può fornire un
albero cardanico completo di frizione automatica non registrabile,
tarata per un carico medio.
In caso di sovraccarico la frizione slitta e riprende a funzionare non
appena superato l'ostacolo, senza l'intervento esterno. Qualsiasi
operazione di manutenzione sulla frizione dovrà essere effettuata
in officina seguendo le istruzioni del costruttore dell'albero carda-
nico.
Evitare di far girare a vuoto, fuori del terreno, la macchina.
Durante il lavoro evitare di effettuare curve con la macchina
interrata, ne tantomeno lavorare in retromarcia. Sollevarla
sempre per i cambiamenti di direzione e le inversioni di
marcia.
Durante il trasporto, od ogni qualvolta si renda necessario il
sollevamento della macchina, è opportuno che il gruppo di
sollevamento del trattore venga regolato in modo che la
zappatrice stessa non sia sollevata da terra per più di 40 cm
circa.
Evitare di immettersi su strade pubbliche con la macchina
sporca di terra, erba o quant'altro che produca sporcizia e/o
intralcio al traffico stradale.
Non far cadere con violenza la macchina sul terreno ma farla
scendere lentamente per consentire il graduale inserimento
delle lame nel terreno. In caso contrario si provocherebbero
forti sollecitazioni su tutti i componenti della macchina stes-
sa che potrebbero comprometterne la loro integrità.
CAUTELA
CAUTELA
CAUTELA
b250v
4.4 MACCHINA COMBINATA CON
SEMINATRICE
Fare molta attenzione all'abbinamento della macchina con una
seminatrice, per il fatto che il peso massimo consentito per instal-
lazioni posteriori di attacchi seminatrici idrauliche.
Ogni attacco seminatrice idraulico infatti, fornito con la macchina
o successivamente su richiesta del Cliente, ha un suo numero di
matricola ed un suo libretto di istruzioni, dove sono indicati tutti i
dati relativi al montaggio e all'utilizzo.
È opportuno però, qualora l'attacco seminatrice idraulico venisse
installato dall'utilizzatore finale, ricordare che è necessario:
- Assicurarsi che una volta montato il telaio sulla macchina, per
sollevare la seminatrice con il cereale da seminare, il peso com-
plessivo della combinazione non deve superare quello previsto
nel libretto di uso e manutenzione.
- Assicurarsi che il montaggio, ed il funzionamento in solleva-
mento della seminatrice, sia corretto e che non vi sia interfe-
renza con le tubazioni idrauliche.
- Assicurarsi che le parti meccaniche della seminatrice, non in-
terferiscano con il rullo della macchina o con la macchina stes-
sa.
- Assicurarsi che nei trasferimenti lungo le strade pubbliche, non
vi siano corpi contundenti che sporgano dalla sagoma della
macchina.
- Assicurarsi che dietro alla macchina combinata, siano ben visi-
bili i gruppi ottici di segnalazione e, qualora non lo fossero, è
necessario provvedere secondo quanto richiesto dal codice della
strada del Paese di utilizzo della macchina stessa.
4.5 REGOLAZIONE RULLI SU MACCHINE CON
IMPIANTO IDRAULICO (Fig. 8)
Dopo avere eseguito le operazioni preliminari (attacco ai tre punti
del trattore e innesto albero cardanico), è necessario collegare
l'impianto idraulico al trattore in modo da consentire l'azionamento
dei due cilindri idraulici pìer la regolazione del rullo posteriore che
determina la profondità di lavoro. Le tubazioni idrauliche hanno
delle etichette adesive di riconoscimento che sono rappreesentate
da:
A) Abbassamento rullo posteriore.
B) Sollevamento rullo posteriore.
I due cilindri (1 Fig. 8), sono corredati da una valvola di blocco
automatica (2 Fig. 8).
LEGENDA Fig. 8 (Schema idraulico di regolazione rullo con
due cilindri idraulici)
PRESSIONE MASSIMA 180 Bar
TUTTE LE TUBAZIONI SONO DA 1/4"
1) Cilindri comando rulli
2) Valvola di blocco da 3/8" gas
3) Valvola ripartitrice di flusso
4) Guaina di protezione tubi idraulici
A) Tubazione olio comando abbassamento rulli
B) Tubazione olio comando sollevamento rulli.
4.6 PROFONDITÀ DI LAVORO
La regolazione della profondità di lavoro della macchina viene
determinata, in relazione alle differenti configurazioni, dalla posi-
zione delle due slitte laterali (15 Fig. 1).
Macchina con slitte: per regolare la profondità nelle macchine
con slitte, è necessario allentare la vite di registro (16 Fig. 1),
sollevare o abbassare la slitta nella posizione desiderata, riavvitare
poi la vite di registro. Questa operazione va effettuata su entrambe
le slitte in funzione del tipo di terreno.
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