Collegamento Idraulico (Fig. 6); Avviamento E Regolazione; Carica Del Refrigerante - Arneg HPF Serie Guía De Instalación Y Manejo

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  • MEXICANO, página 54

12. Collegamento idraulico (Fig. 6)

L'unità viene fornita con collettore flangiato di aspirazione (1) e tubazione di mandata (2).
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Dopo aver posizionato l'unità predisporre i collegamenti dei circuiti alla macchina utilizzando il collettore per
l'aspirazione in dotazione, e tubazioni adeguate alle potenze frigorifere collegate.
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Inserire giunti antivibranti e valvole di intercettazione tra l'unità e le tubazioni dell'impianto.
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Eseguire con la massima cura le saldature delle tubazioni.
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Prima di effettuare il riempimento del circuito con il refrigerante pulire accuratamente le parti interne ed ese-
guire il collaudo a pressione delle linee.
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Escludere l'unità dalla parte sottoposta a collaudo tramite le valvole di intercettazione.
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Ogni unità viene collaudata prima della consegna ad una pressione di 7,5 e 11 bar.
N.B.Tutte queste operazioni devono essere eseguite solo da personale tecnico specializzato.

13. Avviamento e regolazione

Messa in vuoto dell'impianto
E' obbligatorio l'uso di una pompa ad "Alto vuoto" ed un vacuometro come indicato dalle istruzioni
ISQ006.
Non effettuare la messa in vuoto con i compressori dell'impianto frigorifero.
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Collegare in tutti i gli impianti frigoriferi la pompa da "Alto vuoto" sul lato dell'alta pressione e su quello di bassa
pressione.
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Verificare che, parti meccaniche (es.rubinetti), parti elettriche (es.valvole solenoidi) siano completamente
aperte e che il flusso dell'aria non sia ostacolato in alcun modo nell'unità.
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Quando il vacuometro indica una pressione di 1 mbar, arrestare la pompa da vuoto.
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Controllare per almeno 12 ore che la pressione non aumenti oltre i 2 mbar.
A questo punto l'impianto può essere considerato a perfetta tenuta.
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Dopo 6 ore dall'arresto della pompa da vuoto (tempo necessario alla stabilizzazione dell'impianto) prendere
nota dell' "evoluzione della pressione" per almeno 24 ore.
Attenzione:
Se all'inizio la pressione sale in modo regolare e si stabilizza a un valore corrispondente
alla tensione di saturazione dell'acqua residua a temperatura ambiente significa che
l'impianto è a tenuta ma contiene ancora acqua. Se la pressione in caso contrario non si
stabilizza ma aumenta significa che l'impianto oltre a contenere acqua non è a tenuta. In
entrambi i casi occorre ripetere l'operazione e provvedere ad eliminare le perdite.
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Se nell'arco delle 24 ore la pressione non supera i 0,5 mbar l'impianto può essere considerato disidra-
tato e a perfetta tenuta.
Nota: Questo valore è valido per qualsiasi volume d'impianto, è sbagliato pensare che per grandi volumi sia pos-
sibile accettare valori superiori a 0,5 mbar.
N.B.
Tutte queste operazioni devono essere eseguite solo da personale tecnico specializzato.

Carica del refrigerante

Quest'operazione deve essere eseguita dopo che l'impianto è stato dichiarato a perfetta tenuta.
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Collegare la bombola (mettere in vuoto anche la tubazione di collegamento) al circuito di alta pressione attra-
verso l'attacco compreso tra il condensatore e la riserva di liquido.
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Eseguire la carica attraverso l'attacco della fase liquida della bombola.
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Caricare, sostituendo la bombola quando scarica, fino a quando le pressioni tra bombola e impianto siano
uguali. A pressioni bilanciate non sarà più possibile caricare da questo attacco.
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Nelle bombole con doppio attacco non capovolgere la bombola.
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Collegare la fase liquida della bombola ad un attacco della linea di aspirazione.
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Vista l'impossibilità di realizzare il vuoto nel tratto di tubazione della bombola collegare la tubazione verifi-
cando che all'interno del tubo ci sia refrigerante.
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Accendere un compressore in modo da ridurre la pressione nel circuito di aspirazione, aprire il rubinetto della
bombola e completare la carica.
Pericolo: Questa fase è la più pericolosa in quanto un eccesso di portata di refrigerante può causare un
ritorno di liquido eccessivo al compressore, danneggiandolo.
Fare attenzione alle temperature di scarico del compressore (sopra i 50°C) e alla temperatura
della coppa dell'olio (10°K sopra la temperatura di evaporazione).
Per ridurre questo rischio è possibile caricare l'impianto attraverso un attacco presente dopo la
riserva di liquido chiudendo il rubinetto all'uscita della riserva stessa.
05060044 00 15/07/2004
HPF
Italiano
9

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