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Dato il particolare tipo di montaggio, cioè saldatura di-
retta al connettore J10-J11-J12 di scheda potenza (56), la
scheda INV è considerata parte integrante della scheda
potenza (56).
La scheda INV contiene un microprocessore che gestisce
in modo autonomo il funzionamento dell'inverter.
Riceve le informazioni sullo stato della tensione di rete,
attraverso l'optoisolatore OP1, su scheda potenza (56), i
segnali di reazione della corrente primaria e secondaria, il
segnale della tensione d'uscita del generatore ed i segnali
di temperatura dai sensori NTC su scheda potenza (56).
Dialoga con la scheda pannello (47), che funge da controllo
principale del generatore, tramite linea CAN: riceve i co-
mandi di start e riferimento per la gestione dell'inverter ed
invia le informazioni sullo stato di operativo dell'inverter.
La tensione di rete presente all'ingresso del ponte raddriz-
zatore d'ingresso è inviata anche al primario del trasfor-
matore servizi (54), che si occupa di fornire le tensioni di
alimentazione a tutti i circuiti del sistema di saldatura.
Le tensioni secondarie del trasformatore servizi sono:
− vedi Fig. 2.3.1 e Mappa connettori, par. 5.6:
− 30 Vac per l'alimentazione dei circuiti di controllo
pannello motore ( 47 );
− 25 Vac per l'alimentazione dei circuiti di controllo
del generatore ( 56 + INV BOARD );
− 18 Vac per l'alimentazione isolata dei circuiti di in-
terfaccia con il gruppo di raffreddamento (opziona-
le);
− 220 Vac, fornita da una presa intermedia del prima-
rio del trasformatore servizi (54), per l'alimentazio-
ne del gruppo di raffreddamento, attraverso la presa
( 15 ) sul pannello posteriore del generatore.
L'inverter è realizzato da un modulo con al suo interno
quattro igbt collegati in configurazione "ponte ad H", pi-
lotati dai circuiti driver posizionati in prossimità degli igbt,
comandati a loro volta dalla scheda INV.
Compito dell'inverter è generare la tensione alternata ad
4
Fig. 2.3.1 (art. 386/388)
NOTA
onda quadra per il trasformatore di potenza (57).
La regolazione della corrente di saldatura avviene modu-
lando opportunamente tale tensione.
Il TA, T2, inserito sul circuito dell'avvolgimento primario
del trasformatore di potenza (57), fornisce il segnale di
reazione di corrente usato per il controllo . Tale segnale
normalmente non influenza la regolazione della corrente
di saldatura.
Il trasformatore di potenza (57) fornisce al secondario va-
lori di tensione e corrente adeguati alla saldatura.
Il suo secondario di potenza è composto da 2 avvolgimen-
ti collegati a punto comune sul terminale dell'induttore
L_OUT, necessario per il livellamento della corrente di
saldatura.
Gli altri estremi degli avvolgimenti sono collegati al grup-
po diodi secondario, presente su scheda potenza (56), che
raddrizza la corrente alternata generata dall'inverter ren-
dendola disponibile all'uscita del generatore.
Il gruppo diodi secondario è formato da 8 diodi collegati
a catodo comune e fornisce in uscita una tensione positiva
rispetto alla presa centrale del trasformatore (57). In realtà
questi diodi sono racchiusi in moduli da due diodi ognuno.
Il trasduttore di corrente ad effetto Hall (59), inserito sul-
la presa centrale del trasformatore (57), invia alla scheda
INV il segnale di reazione della corrente secondaria, usato
per la regolazione della corrente di saldatura.
Questa alimentazione è fornita dal solo trasformatore ser-
vizi (54), tramite gli stessi circuiti alimentatori della sche-
da potenza (56).
Dai terminali faston (J9) posti sulla scheda di potenza (56)
è prelevato il segnale della tensione d'uscita del generato-
re, utilizzato dalla scheda INV per adattare il comporta-
mento del generatore alle condizioni dell'arco di saldatura.
Nell'art. 386 il gruppo trainafilo è integrato ed è compo-
sto dal gruppo motoriduttore e dal supporto porta bobina,
nell'art.388 è posto su un carrello trainafilo esterno, in en-
trambe le macchine è presente un carter di protezione.
L'interruttore (07), posto sul carter del gruppo trainafilo,
fornisce alla scheda pannello (47) il segnale per l'arresto
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