In presenza delle seguenti condizioni e dell'impossibilità di risolverle, è
necessario prendere in considerazione la rimozione del cilindro.
• infezione
• infiammazione acuta o cronica (l'applicazione iniziale di materiali per
innesto chirurgico può essere associata a infiammazione transitoria, lieve,
localizzata)
• reazione allergica
CONSERVAZIONE
Il cilindro, il paracapezzolo e la sagoma dei lembi devono essere conservati in
ambiente pulito e asciutto, a temperatura ambiente.
STERILIZZAZIONE
Il cilindro, il paracapezzolo e la sagoma dei lembi sono stati sterilizzati con
ossido di etilene.
ISTRUZIONI PER L'USO
I seguenti consigli sono forniti unicamente a scopo indicativo generale. Essi
non intendono sostituirsi ai protocolli della struttura sanitaria o al giudizio
clinico del medico in merito alla cura della paziente.
NOTA - Per la manipolazione del cilindro adottare sempre una tecnica
asettica, riducendo al minimo il contatto con i guanti in lattice.
MATERIALI NECESSARI
• Una bacinella sterile (reniforme o di altro tipo)
• Pinze sterili
• Liquido reidratante: soluzione fisiologica sterile o soluzione di Ringer
lattato sterile a temperatura ambiente
• Pennarello o penna chirurgici (punta da 3 mm o meno)
PROCEDURA
1. Determinare il diametro appropriato del cilindro (A).
a. Se è presente un capezzolo controlaterale, misurarne il diametro per
determinare le dimensioni del cilindro più adatto tenendo conto della
contrazione postoperatoria e dello spessore del tessuto.
b. Se non è presente un capezzolo controlaterale, è necessario considerare
i seguenti fattori nella determinazione delle dimensioni del cilindro: la
dimensione complessiva del seno ricostruito, la presenza o meno di un
lembo cutaneo ben vascolarizzato, lo spessore del lembo cutaneo e/o
l'aspetto finale desiderato dalla paziente.
2. Preparare asetticamente la paziente e il sito chirurgico.
3. Estrarre in modo asettico tutti i componenti dalle rispettive buste e
collocarli nel campo sterile. Non estrarre i componenti capovolgendone
le buste per evitare che cadano accidentalmente fuori dal campo sterile.
Gettare gli eventuali componenti caduti fuori dal campo sterile.
4. Munirsi della sagoma dei lembi e collocarla sulla protuberanza del seno in
corrispondenza del sito previsto per la ricostruzione.
5. Scegliere un modello per lembi che corrisponda all'entità della
sporgenza desiderata e non superi la lunghezza del cilindro fornito nel
kit. Posizionare il modello sul punto desiderato guardando attraverso la
sagoma mentre questa poggia sulla protuberanza del seno.
6. Posizionare il modello di lembo in modo da ottimizzare l'afflusso ematico.
Per un esito ottimale, orientare il peduncolo del modello di lembo (il
peduncolo del lembo sarà responsabile dell'afflusso ematico) in direzione
opposta rispetto alla cicatrice della mastectomia. Se possibile, posizionare
il modello di lembo in modo da evitare di intersecare la cicatrice.
7. Usando un pennarello chirurgico a punta fine e il modello selezionato,
tracciare il margine del lembo dal modello alla protuberanza del seno
della paziente per stabilire un riferimento per la creazione del lembo
cutaneo.
NOTA - Se il chirurgo preferisce usare un lembo non incluso nella sagoma
dei lembi, si accerti che:
• i l lembo venga tracciato di dimensioni adeguatamente grandi per creare
un silo per il cilindro selezionato senza che sia necessario tenderlo;
• i l lembo venga tracciato in modo da evitare di doverlo rifilare
ulteriormente;
• i l lembo venga tracciato in modo da mantenere un afflusso ematico
adeguato. Se possibile, orientare il peduncolo del lembo (responsabile
dell'afflusso ematico) in direzione opposta rispetto alla cicatrice della
mastectomia.
8. Praticare la dissezione lungo il modello di lembo per capezzolo tracciato
creando un lembo cutaneo libero. Verificare la presenza di sanguinamento
dal lembo. Nelle pazienti con tessuto sottocutaneo insufficiente (<5 mm),
la fascia dei muscoli pettorali può essere mobilizzata se il muscolo
sottostante è adeguato a fornire supporto e afflusso ematico.
9. Afferrare il lembo per capezzolo dalla sommità e sollevarlo
completamente fino a liberarlo interamente dal sito donatore, ad
eccezione del peduncolo (responsabile dell'afflusso ematico), come
illustrato in Figura 1A.
10. Tenere il lembo in posizione sollevata e, avvalendosi del righello sulla
sagoma, misurare la lunghezza dalla base del lembo alla base dell'apice a
C del lembo, come illustrato nella Figura 1B.
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