5) Fissare con adatti antivibranti l'insieme motore-alternatore-saldatrice alla base facendo attenzione che non si creino tensioni
tendenti a deformare il naturale allineamento delle due macchine.
6) Osservare che il cuscinetto lato opposto accoppiamento dell'alternatore abbia il previsto spazio di dilatazione (minimo 2
mm) e sia precaricato dalla molla di precarico.
Forma costruttiva B3/B9
Tale forma costruttiva prevede l'accoppiamento diretto tra il motore primo e l'alternatore-saldatrice. Si consiglia di procedere
all'assemblaggio nel seguente modo:
1) Fissare il coperchio «C» al motore primo come indicato nella figura 2A.
2) Fissare l'alternatore-saldatrice al suo coperchio con i 4 bulloni previsti come indicato nella figura 2B.
3) Applicare il tirante «13» per il fissaggio assiale del rotore, inserendo la rondella «50», avvitando il dado autobloccante
«51» e facendo uscire il tirante di circa 2mm , come indicato nella figura 2C.
4) Bloccare assialmente il rotore serrando il tirante con chiave dinamometrica ( coppia di serraggio 21 Nm per tiranti M8 , 48
Nm per tiranti M10 e 120 Nm per tiranti M14 ) come indicato nella figura 2D.
N.B. verificare che il dado autobloccante «51» abbia una porzione filettata del tirante che entri nel rotore per-
mettendo così un sicuro bloccaggio. Inoltre prima del montaggio verificare che le sedi coniche d'accoppiamento
(su alternatore-saldatrice e motore) siano regolari e ben pulite.
Nel caso in cui vi sia prevista una bussola filettata di riduzione , deve essere avvitata sull'albero motore prima di
tutto e poi si può procedere con i punti 1-2-3-4.
CONTROLLI FINALI
Al termine di tutti gli accoppiamenti sopradescritti è necessario controllare il corretto posizionamento
assiale; si deve cioè verificare che:
1) tra la fine del cuscinetto L.O.A. e la parete di bloccaggio assiale esista uno spazio di dilatazione di 2 mm,
2) che le spazzole siano centrate sugli anelli del collettore.
4. SCHEMA ELETTRICO ALTERNATORE/SALDATRICE E2W10 DC (Figura 8)
RESISTENZA DEGLI AVVOLGIMENTI Ω (20°C)
TIPO
E2W10 180DC
2,82
0,041
E2W10 220DC
1,46
0,044
5. TENSIONI E FREQUENZE DI EROGAZIONE NEGLI ALTERNATORI TRIFASI
Questi generatori-saldatrice sono predisposti per erogare esclusivamente la tensione e la frequenza riportate in targhetta. Le
tensioni standard a 50Hz sono 400V nella presa trifase e 230V nella presa monofase. Sono previste tutte le tensioni standard a
60Hz. A richiesta anche tensioni speciali.
6. TARATURA DELLA VELOCITÀ DI ROTAZIONE E MANUTENZIONI GENERALI
Le operazioni di taratura devono essere eseguite esclusivamente da personale qualificato.
A VUOTO
A CARICO
0,65
21,0
97
4,6
95
0,45
25,3
94
3,7
93
Leggeri scostamenti della tensione d'innesco nella funzione saldatrice possono dipendere dal fatto che la velocità di rotazione
è diversa da quella nominale. La tensione di uscita in saldatura infatti varia (attorno alla velocità nominale) in modo quasi
proporzionale alla velocità di rotazione.
Funzionamento in ambienti particolari
Nel caso si usi il generatore-saldatrice in un gruppo insonorizzato fare attenzione che l'aria aspirata sia sempre quella fresca
in entrata; ciò si ottiene sistemandolo vicino alla presa d'aria con l' e sterno. Inoltre bisogna tener conto che la quantità d'aria
richiesta dall'alternatore è di: 4 m3/min.
Cuscinetti
I cuscinetti dei generatori-saldatrici E2W10DC sono autolubrificati e quindi non richiedono manutenzioni per un periodo di fun-
zionamento superiore alle 30000 ore. Quando si deve procedere alla revisione generale del gruppo elettrogeno è consigliabile
lavare i cuscinetti con adatto solvente.
Collettori ad anelli, portaspazzole e spazzole
Il complesso collettore-portaspazzole-spazzole è dimensionato e studiato per garantire un servizio sicuro e prolungato. Pertanto
durante l'uso dell'alternatore non sono richieste operazioni particolari di manutenzione a questo sistema per almeno 2000 ore
di servizio. Nel caso si notasse però un comportamento irregolare della macchina con diseccitazione casuale della stessa ed
irregolarità nella erogazione della corrente è necessario attuare le seguenti semplici operazioni.
1) Controllare lo stato di pulizia del sistema collettore-spazzole ed il loro corretto assetto meccanico.
2) Controllare che le spazzole siano posizionate in modo che per tutta la loro larghezza appoggino entro la superficie degli
anelli.
3) Controllare lo stato delle spazzole ed eventualmente sostituirle se usurate.
Ponti a diodi
Normalmente vengono usati dei ponti a diodi previsti per 25A - 800V.
Verifica dei ponti a diodi
La verifica dei singoli diodi componenti il ponte di raddrizzamento può essere eseguita sia con un ohmetro che con una batteria
e relativa lampada come qui di seguito descritto. Un diodo è da ritenersi regolarmente funzionante quando:
-
Con un ohmetro si verifica che la resistenza è molto bassa in un senso e molto alta nell'altro.
Ponte a diodi trifase fisso (figura 3)
-
Con batteria e lampada (prevista per la tensione della batteria) si verifica che l'accensione della lampada avviene solamente
4,5
in uno dei due collegamenti possibili come dimostrato in figura 4: A) Lampada spenta; B) Lampada accesa.
3,6
Nota per lo smontaggio
Prima di estrarre il rotore dalla cassa è necessario togliere il portaspazzole.
7. DESCRIZIONE DEL FUNZIONAMENTO ALTERNATORE/SALDATRICE
Nel pannello frontale si trovano i seguenti componenti (figura 7):
1- Selettore di Funzione / Gamma di corrente
2- Selettore fine di corrente, graduato in Ampere.
3- Morsetto rapido (+) di saldatura.
4- Morsetto rapido (-) di saldatura
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