Generalità e destinazione d'uso - ECO COMBI
Il presente documento è destinato all'installatore ed all'utilizzatore
fi nale. Pertanto dopo l'istallazione e l'avvio dell'impianto occorre
assicurarsi che esso sia consegnato all'utilizzatore fi nale o al
responsabile della gestione dell'impianto.
I Termoaccumulatori Combinati ECO COMBI 1, 2, 3 ed ECO-
COMBI 2 DOMUS costruiti dalla Cordivari S.r.l. sono stati
progettati per l'impiego in quegli impianti di riscaldamento e
contemporanea produzione di acqua calda sanitaria alimentati
da un o più sorgenti termiche a funzionamento tipicamente
discontinuo. Infatti grazie alla loro capacità di immagazzinare
calore trovano applicazione negli impianti di riscaldamento
funzionanti con caldaie a combustibile solido, pompe di calore
e impianti solari.
I termoaccumulatori Combi sono sempre costituiti da una camera
principale che funge da accumulo inerziale entro la quale vi è
uno scambiatore costituito da una spirale realizzata in tubo
corrugato in acciaio inossidabile Aisi 316L (1.4404) che funge
da preparatore di acqua calda sanitaria. Nella versione 2 inoltre è
presente uno scambiatore a serpentino elicoidale nella versione
3 ne sono presenti due e consentono di sfruttare l'energia termica
generata da un impianto solare ed in generale per separare
idraulicamente più sorgenti termiche.
Il volume principale del Combi connesso ad un generatore a
combustibile solido determina i seguenti vantaggi:
• Consente al generatore di funzionare in modo regolare,
evitando interruzioni dovute a insuffi ciente richiesta di energia
da parte dell'impianto di riscaldamento: in queste condizioni,
invece di bloccare la combustione o surriscaldare gli ambienti,
il generatore può continuare a funzionare immagazzinando
energia nel serbatoio di accumulo. Questa energia si renderà
disponibile successivamente quando il progressivo esaurimento
del combustibile determinerà una riduzione della potenza erogata
dalla caldaia. Il funzionamento senza interruzioni riduce la
fumosità delle emissioni e lo sporcamento del camino, protegge
la caldaia da dannose formazioni di condensati catramosi, e
aumenta il rendimento globale dell'impianto.
• Costituisce un "volano termico" per l'impianto di riscaldamento
e fa aumentare notevolmente il comfort di esercizio, rendendolo
del tutto simile a quello di impianti automatici a gas/gasolio. Infatti,
l'energia contenuta nell'accumulatore sotto forma di acqua calda
viene automaticamente ceduta all'impianto nel momento in cui
questo la richiede. Questo assicura alcune ore di riscaldamento
anche a caldaia spenta, ad esempio nelle prime ore del mattino.
Pertanto, il volume principale dei termoaccumulatori Eco Combi
è destinata a contenere solo acqua (cosiddetta "tecnica") di
impianti di riscaldamento a circuito chiuso.
La particolare conformazione dello scambiatore interno in acciaio
inox destinato alla produzione di acqua sanitaria, determina
l'eliminazione di tutte le problematiche connesse con l'accumulo
di acqua calda sanitaria (depositi, stagnazione, formazioni di
colonie batteriche, etc.) ed assicura delle ottime performance
in tema di scambio termico. Infatti, essendo lo scambiatore
interno formato da un condotto continuo di tubo corrugato, ad
ogni prelievo di acqua calda sanitaria viene garantito il ricambio
dell'acqua sanitaria stessa all'interno dello scambiatore con
evidenti vantaggi igienici.
Ogni utilizzo del prodotto diverso da quello indicato nel presente
documento solleva il costruttore da ogni responsabilità e
comporta il decadimento di ogni forma di garanzia.
2. Identifi cazione della categoria ( Direttiva 97/23/CE)
Ai sensi della Direttiva 97/23/CE i termoaccumulatori oggetto del
presente rientrano in quanto previsto nell' Art. 3.3 della Direttiva
stessa. Pertanto non necessitano di marcatura CE, tuttavia la
Cordivari S.r.l. garantisce per essi, come stabilito dalla Direttiva
, una corretta prassi costruttiva (assicurata dal Sistema Qualità
aziendale ISO 9001 ) che ne assicura la sicurezza di utilizzazione
e la individuazione del costruttore.
BS_100_Rev_1
3. Installazione e Manutenzione
I Termoaccumulatori vanno sempre installati al riparo dagli agenti
atmosferici, su basamento di adeguata solidità, verifi cando,
prima di effettuare i collegamenti, che vi sia spazio suffi ciente
per il controllo dell'apparecchio e per l'estrazione dell'eventuale
resistenza elettrica. L'eventuale pedana in legno, che serve
esclusivamente per il trasporto, va eliminata.
Verifi care
che
i
locali
Termoaccumulatori abbiano aperture di dimensioni tali da
consentire il libero passaggio degli stessi verso l'esterno senza
che vi sia la necessità di operare demolizioni di alcun genere.
La fase di movimentazione degli apparecchi il cui peso ecceda i
30 kg richiede l'ausilio di idonei mezzi di sollevamento e trasporto.
Per questo scopo i recipienti vanno movimentati, esclusivamente
a vuoto, per mezzo delle apposite pedane.
I Termoaccumulatori vanno installati ed eserciti nel rispetto della
legislazione nazionale vigente nel paese di utilizzo.
In Italia, sulla base di quanto dettato dalla Circolare Ministeriale
n. 829571 del 23/03/03 l'installazione alla rete idrica domestica
dei bollitori(in linea di principio i Temoaccumulatori sono dei
bollitori particolari) deve avvenire tramite un gruppo di sicurezza
idraulica, comprendente almeno un rubinetto di intercettazione,
una valvola di ritegno, un dispositivo di controllo della valvola
di ritegno, una valvola di sicurezza (per le cui caratteristiche
si veda il punto successivo), un dispositivo di interruzione di
carico idraulico, tutti accessori necessari ai fi ni dell'esercizio in
sicurezza dei bollitori medesimi.
Prevedere un sistema di espansione. In base a quanto previsto
dalla raccolta R fasc.R-1A per i riscaldatori d'acqua in cui
la temperatura del primario è inferiore o uguale a quella di
ebollizione del fl uido secondario a pressione di 0.5 bar, tale
sistema di espansione può essere costituito semplicemente
da una valvola di sfogo, del tipo a contrappeso o a molla, il cui
orifi zio abbia un diametro in millimetri non inferiore a:
essendo V il volume in litri del bollitore, con un minimo di 15 mm.
. La valvola dovrà essere tarata ad una pressione non superiore
a quella massima di esercizio del bollitore. Oltre alle valvole è
tuttavia consigliabile, anche per evitarne continue aperture,
installare dei vasi di espansione del tipo chiuso a membrana
atossica avente anche la funzione (sul lato sanitario) di
ammortizzatore dei colpi d'ariete.
Si ricorda che le temperature massime di accumulo e di
distribuzione dell'acqua calda sanitaria sono soggette a limiti di
legge. In Italia far riferimento a quanto prescritto dalla legge 10/91
e dal DPR 412 del 23/08/1993 e sue successive modifi cazioni ed
integrazioni.
Se l'impianto dell'acqua sanitaria supera i valori ammissibili
di pressione installare un riduttore di pressione il più lontano
possibile dal termoaccumulatore.
Al fi ne di evitare gli effetti di eventuali correnti galvaniche vaganti
è necessario prevedere sempre una CORRETTA MESSA A
TERRA degli impianti.
4. Connessioni
Ogni termoaccumulatore riporta su un'apposita etichetta la
generica destinazione d'uso delle connessioni previste. In caso
è fatto carico al progettista dell'impianto su cui verrà installato
l'apparecchio valutare, nel rispetto delle norme di installazione
vigenti, lo schema impiantistico migliore per il suo utilizzo in
osservanza dei limiti (di pressione e temperatura) dichiarati dal
costruttore.
In sede di installazione è vivamente consigliato predisporre sul
circuito sanitario delle connessioni (valvole di intercettazione
circuito sanitario e valvole con porta-tubo con rubinetto) per il
I
destinati
all'ubicazione
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