EyeSeeCam vHIT Istruzioni per l'uso - IT
1 Introduzione
1.1 A proposito del presente manuale
Il presente manuale è valido per EyeSeeCam versione 1.2. Il presente prodotto è stato fabbricato da:
Lo scopo del presente manuale è fornire agli utenti del modulo EyeSeeCam di Interacoustics tutte le
informazioni necessarie per eseguire misurazioni sicure e affidabili.
In passato, sono state sviluppate una serie di tecniche per la misurazione dei movimenti oculari
orizzontali e verticali (ossia, bidimensionali). Fra queste è possibile ricordare l'EOG (Electro-
Oculography – Elettrooculografia), la SSC (Scleral Search Coil – Spirale di ricerca sclerale) e le
tecniche fotoelettriche. Tutte queste tecniche sono state utilizzate in applicazioni cliniche e di ricerca.
L'EOG, dal momento che utilizza elettrodi di superficie, è limitata nella propria applicazione da un
fattore di accuratezza di circa 2°. Inoltre, è limitata anche dalla propria sensibilità alla contaminazione
da parte di altri artefatti elettrofisiologici e di fonti elettromagnetiche ambientali. Una deviazione del
segnale compromette la misurazione della posizione oculare assoluta e la posizione oculare verticale
è altamente non lineare. Le tecniche fotoelettriche hanno offerto un maggior grado di accuratezza
rispetto all'EOG (fino a 0,25°). Tuttavia, queste tecniche si limitano spesso alla sola misurazione della
componente orizzontale del movimento oculare.
La misurazione oculometrica tramite tecniche fotoelettriche è stata registrata per la prima volta circa
cinquanta anni fa. Gli esperimenti iniziali comprendevano tecniche fotografiche manuali per la
misurazione del movimento oculare orizzontale e verticale. In seguito, sono state impiegate tecniche
relative all'immagine in movimento allo scopo di migliorare la risoluzione temporale delle registrazioni.
Con l'introduzione di tecniche elettroniche per la scansione e la riproduzione dell'immagine, alla
misurazione oculometrica è stato introdotto un approccio di elaborazione dell'immagine. Lo sviluppo
del settore video ha reso disponibili piccole videocamere FireWire e USB ad alta risoluzione.
Questi sistemi permettono una registrazione accurata (da 0,1 a 0,5°) e senza contatto dei movimenti
oculari. Possono fornire dati sulla posizione oculare assoluta e sono facili da gestire.
I capogiri sono un sintomo frequente in otorinolaringoiatria, neurologia e medicina generale. Una parte
dell'esame dei pazienti affetti da capogiri consiste nell'HIT (Head Impulse Test – Test impulsivo
cefalico) del VOR (Vestibulo-Ocular Reflex – Riflesso vestibolo-oculare) Gli impulsi cefalici sono
movimenti che presentano un'ampiezza posizionale ridotta (10-20°) ed elevata accelerazione (3.000-
6.000°/s2) e velocità (150-300°/s). Se eseguito in maniera clinica e senza analisi quantitativa, il test
riesce a rilevare solo la presenza di una saccade correttiva come segnale indiretto di un deficit del
VOR.
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