CEBORA S.p.A.
Quando l'igbt Q1 è attivato al terminale M1 è presente la stessa tensione che è
presente sul terminale J3 cioè la tensione positiva in uscita inverter dopo l'induttore
d'uscita.
Quando si accosta la torcia con arco pilota acceso al pezzo da tagliare, il sensore SA2
rileva il passaggio di corrente sul conduttore di massa del generatore. Tale segnale viene
inviato alla scheda di controllo attraverso il connettore J4.
La scheda di controllo a sua volta invia un segnale al connettore J4 della scheda diodi
(32) e attraverso l'opto IC1 viene comandata la commutazione di modalità da arco pilota
ad arco trasferito inibendo l'igbt Q1 (40)
Il segnale in uscita al sensore di corrente SA1 viene inviato alla scheda controllo (48)
attraverso il connettore J4 per la lettura della corrente di taglio e per il suo controllo.
Dalla scheda diodi (32) viene prelevato attraverso un partitore resistivo la tensione in
uscita alla macchina e inviata alla scheda controllo (48) attraverso il connettore J4.
2.8 scheda controllo (48) 5602551
La scheda controllo (48) supervisiona tutte le funzionalità del generatore ed è gestita
da due microcontrollori.
Un microcontrollore principale che si occupa della gestione dell'inverter, del display
LCD, della diagnostica, del riconoscimento torcia, della misura di temperatura sul
dissipatore igbt e dissipatore diodi, della misura di pressione del circuito aria e di
componenti quali ventole di raffreddamento ed elettrovalvole.
Un microcontrollore secondario che si occupa di supervisionare le sicurezze
dell'inverter.
Il convertitore di potenza utilizza la configurazione a ponte intero formato da quattro
interuttori realizzati con due moduli di potenza a igbt. In ogni modulo sono contenuti due
igbt e due diodi di ricircolo. Gli igbt del ponte intero sono comandati in modo isolato da
due trasformatori ad impulsi contenuti nella scheda controllo (48).
Sul dissipatore alettato di alluminio (42) è fissato il sensore di temperatura (resistore
ntc) che rileva la temperatura degli igbt dell'inverter. Il sensore è collegato al connettore
J3 della scheda controllo (48).
Sul dissipatore alettato di alluminio (39) è fissato il sensore di temperatura (resistore
ntc) che rileva la temperatura dei diodi raddrizzatori d'uscita. Il sensore è collegato al
connettore J5 della scheda controllo (48).
Le ventole di raffreddamento possono ruotare a due velocità, piena o ridotta. Il
microcontrollore principale in funzione della temperatura letta comanda la riduzione della
velocità delle ventole variando la tensione di alimentazione delle stesse. La variazione di
velocità delle ventole è ottenuta agendo sul regolatore di tensione che le alimenta,
presente sulla scheda servizi (6)
La logica di gestione delle ventole è la seguente:
1. All'accensione della macchina le ventole lavorano per 3 minuti alla massima
velocità.
2. Dopo i tre minuti se la temperatura rilevata da almeno una sonda termica (29)
o (38) supera i 59°C le ventole continuano a lavorare alla massima velocità.
3. Quando entrambe le sonde termiche (29) o (38) rilevano una temperatura
inferiore a 59°C la velocità delle ventole viene ridotta.
4. Quando entrambe le sonde termiche (29) o (38) rilevano una temperatura
inferiore a 39°C le ventole si fermano.
3302336/B
8
03/01/2018