Risonanza Magnetica (Rm) - Promedon Opsys Instrucciones De Uso

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  • MEXICANO, página 13
Un intervento riparativo eccessivo può causare ritenzione urinaria o rendere
impossibile la minzione. Se si manifesta ritenzione urinaria nel periodo
immediatamente successivo alla chirurgia implantare, è necessario eseguire
una cateterizzazione con catetere di calibro 12 Fr o, preferibilmente,
inferiore, fino al ripristino della normale funzionalità urinaria. È necessario
adottare le normali precauzioni relative alla manipolazione e all'inserimento
dei cateteri per prevenire le infezioni.
Come per tutti gli impianti, l'impianto di OPSYS potrebbe esacerbare
eventuali infezioni pregresse.
I componenti del sistema OPSYS sono stati progettati per essere utilizzati
UNA SOLA volta. NON RIUTILIZZARLI e NON RISTERILIZZARLI in quanto ciò
può compromettere il funzionamento del dispositivo e aumentare il rischio di
risterilizzazione inadeguata e di contaminazione crociata.
OPSYS non deve essere iniettato per via intravascolare.
OPSYS è efficace solo su tessuto vitale. Il tessuto cicatriziale o gravemente
compromesso non guarisce adeguatamente. Le pazienti con uretra corta
che sono state sottoposte a più interventi chirurgici relativi a incontinenza
urinaria da sforzo potrebbero non essere soggetti adatti per il trattamento
volumizzante.
Per quanto riguarda i pazienti diabetici, per poter utilizzare OPSYS è
necessario che il diabete sia essere pienamente sotto controllo.
Quando la continenza urinaria non viene ripristinata in modo soddisfacente
con la prima procedura, potrebbe essere opportuna una seconda procedura
di impianto di OPSYS. Prima di poter valutare l'esito della prima procedura di
impianto è necessario attendere 90 giorni dall'intervento.
Indicazioni, controindicazioni ed esecuzione tramite cistoscopia per il
reimpianto sono le stesse descritte per il primo trattamento. Non è possibile
eseguire un nuovo impianto se non sono trascorsi 90 giorni dalla prima
procedura.

RISONANZA MAGNETICA (RM)

L'impianto non influenza e non è influenzata dalla risonanza magnetica
(RM).
POSSIBILI COMPLICANZE
Le possibili complicanze associate all'utilizzo di OPSYS devono essere
discusse con il paziente prima dell'intervento chirurgico.
Le complicanze associate all'impianto di un agente iniettabile nell'uretra
prossimale includono quelle comuni a questi tipi di procedure:
• Disuria
• Infezione urinaria
• Ematuria
• Dolore allo svuotamento e dolore nel sito di iniezione
• Ritenzione urinaria acuta
• Effetti collaterali a lungo termine con bassa probabilità di riscontro:
ritenzione urinaria, formazione di ascesso, fibrosi, migrazione e necrosi.
PROCEDURA DI IMPIANTO
MATERIALE NECESSARIO
OPSYS deve essere impiantato mediante un endoscopio con un ago
transuretrale.
Per eseguire la procedura mediante un endoscopio sono necessari i seguenti
elementi:
• Siringhe OPSYS (codice: BAI-5J)
• 1 ago da iniezione con punta di calibro 21 G o superiore
• 1 cistoscopio con un canale operativo da 6 Fr o maggiore e strumenti
ottici da 0º a 30º. Per un'esecuzione migliore e più semplice dell'impianto di
OPSYS, utilizzare cistoscopi corti di piccolo diametro.
TECNICA ENDOSCOPICA TRANSURETRALE
1. Somministrare anestesia locale, regionale o generale. Potrebbe essere
presa in considerazione la somministrazione di terapia profilattica con
antibiotici, conformemente alle procedure approvate dall'ospedale.
2. Verificare lo scorrere del flusso nell'ago di iniezione con soluzione salina.
3. Collegare la siringa all'ago da iniezione ed eseguire il passaggio di
materiale fino a che la sostanza non compare sulla punta dell'ago.
NOTA: per ridurre il numero di siringhe da sostituire durante la procedura,
la siringa utilizzata per il riempimento preventivo dell'ago deve essere
scollegata e conservata come ricambio all'interno del campo sterile.
Collegare quindi una siringa OPSYS completa.
Inserire l'ago da iniezione nel cistoscopio.
Quando la punta dell'ago è visibile, ruotarla posizionando il bisello dell'ago
verso il lume uretrale.
4. Spostare il cistoscopio in avanti, verso la vescica. Spostare l'ago in avanti
fino a quando la punta diventa visibile. Rimuovere il cistoscopio e spostare
indietro la punta dell'ago, circa 2,5 cm distalmente rispetto al collo della
vescica. Individuare la posizione ore 6 e iniettare a un angolo di 30°-45°
rispetto alla mucosa uretrale. Inserire l'ago nella sottomucosa uretrale fino a
una profondità di circa 4 mm.

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