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11) Volume di ogni spazio.
12) Gruppo di fluidi.
13) Informazioni univoche del cliente.
14) Possibile ubicazione degli attacchi.
15) Codice a barre.
16) Spazio per marchio CE o altre omologazioni.
*) Disegno della targhetta dove si mostra la possibile
ubicazione degli attacchi a seconda dello scambiatore di
calore.
Attenzione. Lo scambiatore di calore deve
essere installato e fatto funzionare in modo tale
da non comportare alcun rischio zdi lesioni al
personale e di danni materiali.
Nota: Salvo indicazione contraria, i dati sul prodotto per
normali refrigeranti, quali HFC e HCFC, sono validi per
applicazioni di refrigerazione. Prima di utilizzare lo
scambiatore di calore per liquidi infiammabili, tossici o
pericolosi (ad esempio idrocarburi), è necessario
consultare il costruttore. L'utente dovrà attenersi alle
relative norme di sicurezza per la manipolazione di tali
liquidi. Per ulteriori informazioni consultare il sito Internet
del fornitore.
Installazione
L'impianto deve essere dotato di dispositivi per la
protezione dello scambiatore di calore da pressioni e
temperature che non rientrano nei valori minimi e
massimi approvati e indicati sulla targhetta dei dati.
Per prestazioni ottimali di trasmissione del calore, lo
scambiatore deve essere collegato in modo da permettere il
flusso dei fluidi in direzioni opposte (in controcorrente).
Durante l'installazione tenere conto del rischio di incendio,
ovvero tenere presente la distanza da sostanze
infiammabili.
Applicazioni di refrigerazione – La Figura A1 illustra
l'installazione di un evaporatore, i cui attacchi possono
essere situati sul lato anteriore o posteriore. La Figura B1
illustra un condensatore.
La Figura C1 illustra un'unità a doppio circuito, con un
circuito dell'acqua e due circuiti indipendenti del
refrigerante. Salvo indicazione diversa, i circuiti
refrigeranti sono a flusso diagonale. Collegare il
refrigerante al lato provvisto di attacchi brasati (o
Rotalock), con l'attacco di aspirazione in basso per un
evaporatore. La valvola di espansione deve trovarsi ad
almeno 150–200 mm dall'attacco S3. Devono essere
evitati gomiti tra la valvola d'espansione e l'attacco.
Ordinare lo scambiatore di calore con la posizione di
attacco per il lato del liquido (acqua) più adatta
all'impianto, ovvero (S1, S2) o (T1, T2).
Montaggio
In un sistema a tubazioni rigide, gli scambiatori di calore
di piccole dimensioni (1-6 kg di peso) possono essere
sospesi direttamente alla tubazione (Figura A2). Gli
scambiatori di calore più grandi devono essere fissati
utilizzando supporti (Figura D2) adatti a un determinato
scambiatore di calore (accessorio), o piattine (Figura C2)
o bulloni (Figura B2). I bulloni possono essere saldati, su
ordinazione, sul lato anteriore o posteriore. La coppia di
serraggio dei bulloni M8 è 10–12 Nm, mentre per i bulloni
M10 (solo modello AC250) è 22–25 Nm.
Se esiste il rischio di vibrazioni, utilizzare dei supporti
antivibrazione come da Figura A2. Gli scambiatori di
calore dotati di distributori di refrigerante devono essere
montati con il distributore sul fondo. Per le unità più
grandi sono disponibili piedini e ganci di sollevamento.
Questi componenti devono essere montati come indicato
nella Figura D2.
N.B. Le tubazioni devono essere ancorate saldamente e
non esercitare nessuna sollecitazione sugli attacchi dello
scambiatore di calore.
N.B. Per l'utilizzo come evaporatore e in applicazioni in cui
si verifica un cambiamento di fase dei fluidi, lo
scambiatore di calore dovrà essere installato
verticalmente.
Attacchi (Figura 3)
Attacchi filettati – Per collegare il tubo, utilizzare una
chiave torsiometrica e attenersi ai limiti specificati.
Alcuni modelli sono forniti con attacchi Victaulic.
Attacchi brasati – Pulire sfregando e sgrassando le varie
superfici. Utilizzare la temperatura di brasatura corretta e
una qualità di metallo di brasatura adatta ai materiali da
brasare.
Attacchi saldati – Saldatura TIG o MIG.
N.B. Durante qualsiasi operazione di brasatura o
saldatura proteggere lo scambiatore di calore dal
surriscaldamento avvolgendo un telo bagnato intorno
all'attacco. A causa dell'eccessivo calore il metallo di
brasatura potrebbe colare all'interno dello scambiatore di
calore.
Rischio di congelamento
Tenere presente il rischio di congelamento a basse
temperature. Se esiste il rischio di congelamento,
vuotare gli scambiatori di calore che non sono in funzione
e asciugarli con aria compressa.
N.B. Per evitare danni da congelamento, in caso di
funzionamento a temperature inferiori al punto di
congelamento il fluido utilizzato deve includere un
antigelo.
N.B. Utilizzare un filtro per prevenire l'ingresso di corpi
estranei. In caso di dubbi sulla grandezza massima delle
particelle, rivolgersi al più vicino rappresentante del
fornitore o consultare i dati sui prodotti sul sito Internet
del fornitore.
N.B. In caso di utilizzo come evaporatore (Figura 4)
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