5.
Fratture della tibia o del femore. Le fratture in corso di intervento sono di regola associate
a chirurgia di revisione, deformità e/o osso fortemente osteoporotico. Per contro, le
fratture insorte nel postoperatorio sono generalmente fratture da sollecitazione. Le
fratture possono derivare da difetti della corticale dovuti all'allestimento di fori per pin
multipli, alla presenza di precedenti fori per le viti, all'errato orientamento dell'alesatura
e/o alla distribuzione inadeguata o insufficiente del cemento osseo.
6.
Disturbi cardiovascolari e malattia tromboembolica, tra cui trombosi venosa, embolia
polmonare e infarto miocardico.
7.
Reazioni tissutali, osteolisi, e/o mobilizzazione dell'impianto dovuto a corrosione
metallica, reazioni allergiche oppure ad accumulo di detriti da usura o di particelle di
cemento liberate.
8.
Miosite ossificante, in particolare nei soggetti maschi con artrosi ipertrofica, limitato
range del movimento prima dell'intervento e/o miosite pregressa. L'incidenza di miosite
ossificante è più elevata in caso di storia clinica di precedente procedura chirurgica o di
infezione.
Fase postoperatoria precoce
1.
Ematoma.
2.
Ritardata guarigione o deiscenza della ferita.
3.
Deformità in varo-valgo.
4.
Cedimento associato all'uso di componenti in polietilene.
Fase postoperatoria tardiva
1.
Inadeguato range del movimento derivante dalla selezione o dal posizionamento erronei
dei componenti, da impingement e/o calcificazione periarticolare.
2.
Calcificazione od ossificazione periarticolare, con o senza impedimento della mobilità
articolare.
3.
Frattura della rotula, risultante da tensione eccessiva o indebolimento intraoperatorio
accidentale.
4.
Recrudescenza dei problemi all'arto interessato o controlaterale, derivante dalla
discrepanza nella lunghezza dell'arto.
L'incidenza e la gravità delle complicanze nell'artroplastica totale di ginocchio sono di
regola maggiori nella chirurgia di revisione che nella chirurgia primaria. I problemi più
frequentemente osservati comprendono difficoltà nella scelta del sito di incisione e deficit di
sostanza ossea. In generale, nella chirurgia di revisione è normale aspettarsi un tempo
operatorio più lungo, una maggiore incidenza di infezioni, embolia polmonare ed ematomi a
livello della ferita.
CONFEZIONE
I componenti per artroplastica totale di ginocchio vengono distribuiti STERILI, in confezioni
singole. Tutte le componenti in metallo sono sterilizzate per irradiazione. Le componenti in
polietilene possono essere sterilizzate mediante gas plasma o irradiazione, come specificato
nell'etichetta apposta sul confezionamento esterno. Si raccomanda che l'estrazione
dell'impianto dalla confezione venga eseguito con tecnica asettica approvata e solo dopo aver
stabilito la taglia esatta da utilizzare.
Le componenti tibiali e rotulee in polietilene ad altissimo peso molecolare (UHMWPE) sono
fornite in confezioni unitarie e sono STERILI. Si raccomanda di aprire la confezione e di
rimuovere l'impianto solo seguendo una tecnica asettica approvata e solo dopo averne
determinato la taglia esatta. Non ri-sterilizzare i componenti in polietilene. COMPONENTI IN
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